La città e le polemiche

Il sindacato Usb in presidio oggi all’ospedale anche contro il licenziamento di tre lavoratrici Brio Group

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Stamani alle 10 presidio e volantinaggio a Livorno davanti all’ospedale e mercoledì 29 giugno presidio davanti al palazzo della Regione a Firenze. La duplice iniziativa del sindacato di base USB "è contro la situazione di degrado in cui si trova il nostro ospedale. E contro il sistema di appalti e subappalti messo in piedi dalla Azienda Usl – segnala il sindacato – per il servizio di pulizie e sanificazioni (che purtroppo non è il solo ad essere stato esternalizzato). Siamo intervenuti anche sullo stato dei locali adibiti a spogliatoi e magazzini".

Il sindacato punta l’indice contro le "esternalizzazioni e i subappalti dei servizi nell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest. Come è possibile pretendere che un servizio sia svolto bene se l’organizzazione del lavoro prevede tre soggetti che devono guadagnare contemporaneamente dal medesimo appalto? Per i lavoratori, per la sicurezza e per la qualità dei prodotti usati per le pulizie e le igienizzazioni rimangono solo le briciole e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Infatti aumentano in modo preoccupante i casi di ospiti e pazienti che all’interno dell’ospedale di Livorno contraggono malattie e infezioni".

Dopo ripetute manifestazioni e segnalazioni agli organi competenti "finalmente l’Azienda Usl Nord Ovest si è decisa ad intervenire sistemando alcuni locali lasciati nell’abbandono come gli spogliatoi del personale. Forse lo ha fatto temendo eventuali ispezioni? ".

Con la mobilitazione di oggi e quella del 29 giugno il sindacato USB chiede che "sia finalmente interrotto il sistema di appalti e subappalti. Investimenti per le manutenzioni dei locali per il personale e per il servizio di pulizia che viene gestito in subappalto dalla società Brio Group (di Bari)". Il sindaco chiede che "Brio Group sia immediatamente allontanata e che le lavoratrici che ha licenziato in maniera illegittima siano reintegrate e che vengano interrotti trasferimenti ’punitivi’".

Il riferimento è alle tre dipendenti alle quali Brio Group ha inviato le lettere di licenziamento il 15 aprile "per aver superato il cosiddetto ’periodo di comporto’ dovuto ad assenze per ragioni di salute. – precisa Usb – Tra di loro c’è una lavoratrice con una invalidità riconosciuta al 75% che lavora in ospedale da circa 20 anni e un’altra reduce da un’operazione. Per le tre dipendenti il licenziamento è diventato definitivo lo scorso 1 maggio". A questo si somma "un trasferimento ’punitivo’ – denuncia sempre Usb – per una lavoratrice ex delegata sindacale".

Monica Dolciotti