La dolorosa vicenda della famiglia di Romano Posarelli

Un anno e mezzo fa, nel giugno 2021, Il giudice del lavoro del Tribunale di Livorno Sara Maffei, accogliendo in parte le richieste dell’Osservatorio Nazionale Amianto, e dell’avvocato Ezio Bonanni, condannò in primo grado la Solvay S.A., al risarcimento dei danni per la morte di Romano Posarelli stroncato il 18 novembre 2010 da un cancro polmonare "causato dall’esposizione professionale ad amianto nello stabilimento di Rosignano" di cui era stato dipendente dal 28 febbraio 1974 al 28 febbraio 1993, data del suo pensionamento. L’Osservatorio Nazionale Amianto aveva seguito il caso. Il tribunale accolse le domande risarcitorie, sia per il danno non patrimoniale sofferto da Posarelli, quantificato in 88.669 euro con gli interessi dalla data della morte e rivalutazione, sia per la perdita parentale, che tiene conto della relativa giovane età della vittima (70 anni) - e con riferimento alla moglie, anche della durata del matrimonio (40 anni) – con danno quantificato in 270mila euro per la vedeva Maria Luisa Filippi e 200 mila euro per il figlio Massimiliano Posarelli con interessi di legge dalla data della sentenza al saldo.