Le celebrazioni della Giornata della Memoria hanno visto il primo incontro con le scuole Benci. Nella magnifica sala della Fortezza Nuova, 120 studenti delle classi terze medie, hanno chiesto di poter incontrare Ermanno e Adam Smulevich (famiglia ebraica di origine Polacca trasferita poi a Fiume) per poter approfondire con loro l’esperienza del papà Alessandro durante gli anni della II Guerra Mondiale di cui sono stati ritrovati cinque anni fa i diari che mettono in luce come furono vissute dalla famiglia Smulevich le vicissitudini di fuga e nascondimento nei terribili mesi dell’occupazione tedesca dopo l’8 settembre 1943. Tutta la famiglia Smulevich infatti fuggì a Firenzuola, trovando rifugio dapprima a casa della famiglia Matti e, pochi mesi dopo, quando la situazione a Firenzuola si fece più pericolosa, a casa degli Angeli a Ponte Roncone. Il giovane Alessandro Smulevich tenne un diario di quel periodo (che è stata una testimonianza chiave ai fini del riconoscimento come “Giusti” alle famiglie Matti e Angeli). Rinchiuso in una stanza dove consumava anche i pasti, trascorreva le giornate riportando le sue riflessioni sul diario e leggendo i libri che gli procurava Renato Matti. Non usciva mai dalla stanza per paura di incontrare vicini o conoscenti venuti in visita dai Matti. L’unico giorno che trascorse fuori dalla sua stanza fu quel Natale del 1943 quando fu invitato in cucina a condividere il pranzo con tutta la famiglia Matti. Nel 2017 è emerso da un cassetto dove era stato ben nascosto, il diario scritto da Alessandro e un suo nipote di Adam Smulevich, giornalista e scrittore, si reca quindi a Firenzuola sulle tracce della storia familiare e lì trova una lettera inviata dalla zia Ester, sorella di Alessandro, al Comune di Fiorenzuola, in cui ringraziava la famiglia Matti.