La finestra sul cortile

Migration

di Michela

Berti

Sesso nel bagno di scuola, due adolescenti ripresi con un cellulare e il video in pochi secondi diventa virale. E’ la notizia più commentata sui social nelle ultime ventiquattr’ore. I due adolescenti, la ragazzina e l’ex fidanzatino, sono minorenni mentre il regista avrebbe già superato la maggiore età. C’è rabbia non tanto per i due giovanissimi che si sono lasciati andare nell’unico bagno della scuola ad avere una finestra che ha reso pubblico il loro momento di intimità, quanto per lo studente che ha ripreso

il fatto e lo ha divulgato

in punta di dito, incurante di cosa avrebbe scatenato il gesto. L’autore del filmato si trovava fuori dall’istituto e, alzando gli occhi, ha visto la scena che ha stimolato subito il suo appetito di condividere un video piccante a dimostrazione che oggi più che mai la privacy deve fare i conti con la potenza dei social.

Gli innamorati rischiano molto, a partire dal provvedimento disciplinare della sospensione, ma quale sarà la pena per lo studente che ha fatto la ripresa? Perchè mentre c’è chi scrive su Facebook ’Meglio fare l’amore che la guerra’ oppure ’Hanno fatto quello che è sempre stato fatto’ altri commenti recitano ’Chi ha registrato è un poveraccio, forse non si è reso conto’.

Ma sono proprio i giovani ad essere i più duri. Serpeggia il giudizio soprattutto nei confronti della ragazza, perchè le generazioni passano, ma la mentalità maschilista è difficile da estirpare: il ragazzino protagonista dell’atto intimo è un ’grande’ nella comunità scolastica, e la minorenne una poco di buono. Sono le coetanee le più severe giudicandola in maniera tranciante, dimostrando così che una certa cultura familiare è tutt’ora dura a morire.

Un prezzo alto, che ancora dobbiamo pagare.

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