La Leonardo non è più in vendita, settore strategico

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La Leonardo di Livorno non è più in vendita, almeno non per ora. Alla luce della guerra in Ucraina anche l’Italia si prepara a rafforzare le aziende come da Leonardo, fiore all’occhiello nell’elettronica e nella difesa. Hanno fatto bene il sindaco Luca Salvetti e l’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini a lanciare un appello, circa dieci giorni fa, contro la possibile vendita dello storico impianto livornese.

Il settore della difesa è strategico, ora più che mai, e rilancia la centralità di questa produzione. La Leonardo ha diffuso un comunicato nel quale si parla di un piano di crescita e sviluppo quinquennale per leadership europea nell’elettronica per la Difesa, mettendo al centro il sistema industriale italiano.

Nel comunicato si cita anche Livorno, come uno dei centri di competenza della divisione elettronica in Italia, che saranno ulteriormente focalizzati. Leonardo dunque non parla più di vendita degli stabilimenti di Livorno e dell’Oto Melara di La Spezia. Una garanzia importante dal punto di vista occupazionale.

La seconda notizia positiva riguarda il comunicato dei sindacati Fiom, Fim e Uilm nazionali che riporta l’esito dell’incontro che le rappresentanze sindacali hanno avuto con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando e le Rsu di La Spezia, nel quale il Ministro dice che "a seguito delle interlocuzioni con i Ministeri della Difesa, delle Finanze e dello Sviluppo Economico, l’ipotesi vendita è esclusa, mentre la strada possibile potrebbe essere quella di un consorzio europeo con partecipazione italiana".