La nascita delle tartarughe marine a Capo Sant’Andrea: un video emozionante

L’instant-movie di Stefano Muti documenta la schiusa delle uova nell’estate 2022. Con la speranza che il “miracolo” si ripeta anche quest’anno

Il nido delle tartarughe marine a Capo Sant'Andrea (Foto Stefano Muti)

Il nido delle tartarughe marine a Capo Sant'Andrea (Foto Stefano Muti)

Isola d’Elba, 17 aprile 2023 – Attraverso un emozionante instant movie, il Consorzio Capo Sant’Andrea racconta la straordinaria avventura che nell’estate 2022 ha documentato varie fasi della schiusa delle uova, a testimonianza della forza del ciclo vitale della natura.

A 7 giorni dal ritrovamento del nido, gli esperti hanno osservato un’alta percentuale di successo riproduttivo, pari all’ 87% di piccoli usciti con successo dalle 79 uova che erano state deposte dalla femmina.

L’emozionante storia che documenta il miracolo di un particolare momento della vita delle "caretta caretta” svoltosi sulla spiaggia di Capo Sant’Andrea è stata raccolta in un coinvolgente video su iniziativa del Consorzio Capo Sant’Andrea, realizzato da Stefano Muti.

Le tartarughe marine nidificano solo su alcune peculiari spiagge in tutto il pianeta, e quella di Capo Sant’Andrea è una di queste.

Durante la stagione di nidificazione, da maggio a settembre, la tartaruga marina giunge sulla spiaggia, nella notte, per deporre le uova. Dopo aver scelto il punto dell’arenile più appropriato, la femmina scava un buco con le zampe posteriori. Una volta raggiunta la profondità ideale (circa 40 cm), vengono deposte le uova, da 70 a 120 per nido, successivamente coperte con la sabbia. La tartaruga marina fa quindi ritorno in mare, lasciando incubare le uova sotto la sabbia per circa 60 giorni, un periodo di estrema vulnerabilità al termine del quale le uova iniziano a schiudersi.

Le tartarughe neonate, a questo punto, rompono il guscio e, trascorsi alcuni giorni, emergono dalla sabbia iniziando la loro avventura per raggiungere il mare. Sarà proprio questo percorso dal nido al mare ad aiutarle, una volta adulte, a ritrovare la spiaggia in cui deporre.

Nel caso di Capo Sant’Andrea - dove saggiamente la pulizia della spiaggia non viene effettuata con mezzi meccanici - è stato proprio il bagnino, alle prime luci dell’alba, a scorgere dei piccoli forellini sulla sabbia dai quali ha fatto capolino una testolina grigia. Successivamente, ha provveduto a transennare preventivamente l’area e ad avvisare le autorità competenti per assicurare alle piccole tartarughe il maggior grado di tutela possibile.