La polizia interviene subito e sventa il ’rave party’

Il tam tam sui social per una maxi festa abusiva a Cala del Leone . Ieri mattina operazione congiunta da terra e da mare: 100 identificati

Gli agenti della polizia all’ingresso del sentiero per Cala del Leone

Gli agenti della polizia all’ingresso del sentiero per Cala del Leone

È stato scoperto e bloccato sul nascere il rave party di Ferragosto che un centinaio di giovani stavano organizzando e allestendo ieri già dalle prime ore del mattino, alla Cala del Leone a Livorno. Un luogo di incontaminata bellezza che, se la polizia (coordinata dal questore Roberto Massucci e dal capo di gabinetto Claudio Cappelli) insieme alle altre forze dell’ordine, non fosse intervenuta, avrebbe potuto essere deturpato. È stato possibile grazie al controllo capillare dei social degli esperti della polizia di Stato. Una volta individuato l’obiettivo, la Cala del Leone, che il tam tam dei social aveva pubblicizzato come la location del raduno non autorizzato, il questore Massucci in collaborazione con i vertici di finanza, carabinieri, polizia municipale, ha pianificato l’intervento che dalle 8 alle 14.30 di ieri ha consentito prima di identificare il centinaio di giovani, arrivati da tutta la Toscana e altre regioni con auto e camper, per allestire il set del rave. Poi di raggiungere la Cala del Leone per sgomberarla dalle potenti strumentazioni (amplificatori, mixer, luci e batterie) necessarie per il raduno. Sono intervenuti anche gli operatori della polizia con gli acquascooter, finanza e dei vigili del fuoco con i mezzi nautici e le unità cinofile delle fiamme gialle, che hanno fiutato sostanze stupefacenti che sono state sequestrate insieme ad ingenti quantitativi di alcolici. Tutto è avvenuto con l’impiego di trenta addetti interforze che hanno garantito l’ordine e la sicurezza di tutti, inclusi i bagnanti che si sono trovati in mezzo a questa operazione.

Monica Dolciotti