"La procedura va avanti". Anche i cortei

Piombino, il governatore Giani: "Installazione nei tempi previsti dal Governo". Domani cittadini in piazza

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Mentre i comitati del no organizzano un’altra manifestazione contro il progetto del rigassificatore a Piombino, a livello nazionale il ministro della Transizione ecologica ribadisce che "l’impianto di Piombino è fondamentale per la sicurezza dell’Italia". E il commissario Eugenio Giani spiega che "la procedura per l’autorizzazione del rigassificatore a Piombino va avanti con l’obiettivo di arrivare all’installazione nei tempi previsti dal governo nazionale". Del resto, come abbiamo già dato notizia, è partito l’iter per l’esproprio dei terreni nei quali dovrà passare il gasdotto di collegamento dal porto di Piombino all’innesto della rete nazionale del gas a Vignarca. Tutti i documenti, comprese le relazioni tecniche sulla sicurezza e sull’ambiente sono visibili sul sito istituzionale della Regione. Giani ha spiegato di trovare "di assoluto buon senso l’appello del ministro per la transizione ecologica, perché, sottolinea, la questione dell’autonomia energetica è e rimane una priorità per la sicurezza del Paese per la necessità di affrancarsi dalla dipendenza delle forniture provenienti dalla Russia". Il presidente ribadisce anche la sua soddisfazione per "il sì dell’esecutivo alla permanenza in porto del rigassificatore per solo tre anni, dopodiché verrà utilizzata off shore. Le strutture commissariali sono dunque al lavoro per raccogliere entro i 60 giorni indicati dal decreto governativo tutti pareri necessari, in modo da arrivare entro il prossimo 29 ottobre ad esprimere la valutazione sull’istanza presentata da Snam". I tecnici di Snam sono già al lavoro per trovare una nuova sistemazione alla nave rigassificatrice Golar Tundra dopo i tre anni a Piombino. Ma tutti questi elementi tecnici non fanno parte del confronto che si è sviluppato a Piombino e in Val di Cornia. La posizione dei comitati e praticamente di tutte le forze politiche locali è quella del ’no’ a prescindere da qualsiasi elemento di valutazione scientifica. Il Pd del resto, dopo la batosta subita a Piombino con la vicenda della discarica di Rimateria, ha ritenuto insostenibile il sì al rigassificatore. Tuttavia negli ultimi giorni prima il circolo Pd di Riotorto, poi quello di Cotone - Campagna hanno espresso posizioni diverse e cioè che prima andava fatto un esame complessivo del progetto e delle relazioni sulla sicurezza e solo dopo si poteva dire no. Posizioni che hanno provocato la reazione del segretario cittadino Pd Andrea Baldassarri da sempre contrario al rigassificatore. Baldassarri ha detto chiaramente che se il Pd locale dovesse esprimere un sì all’impianto, sarebbe un sì senza di lui, cioè si dimetterebbe immediatamente.