La protesta non ferma le navi

Piombino, l’Autorità di Porto ha gestito i rallentamenti dei ’no gas’. Marras: "Garanzie e sviluppo"

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Poteva essere potenzialmente un grosso problema per l’esodo estivo verso l’Elba in un sabato di fine giugno. Ma secondo l’autorità di porto "non ha avuto un particolare impatto sull’operatività del porto", la manifestazione civica indetta dai cittadini per protestare contro la decisione del Governo di installare un rigassificatore galleggiante a Piombino. Alcuni cittadini hanno infatti attraversato più volte le scrisce pedonali per rallentare il traffico.

"Gli addetti dell’Adsp e della Port Security, grazie anche alla preziosa collaborazione con le forze di polizia, hanno garantito il regolare transito delle persone e dei veicoli in arrivo e in partenza dallo scalo" ha dichiarato Stefano Bianco, funzionario apicale della Port Authority.

La situazione è stata gestita al meglio. Così come è stato gestito al meglio l’arrivo non previsto dei passeggeri della Moby Vincent, in linea sulla Livorno-Bastia, rientrati in porto a Livorno poco dopo la partenza a causa di un guasto ai motori, e successivamente dirottati su Piombino. " I mille passeggeri e i 300 veicoli della nave sono stati fatti sbarcare a Livorno - ha spiegato Bianco- e dirottati su Piombino, per farli imbarcare sulla Moby Wonder. La nave è diretta a Olbia ma farà uno scalo d’emergenza a Bastia".

E sulle proteste contro il rigassificatore interviene l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras. "Ci sono legittime preoccupazioni – sottolinea Marras – ma si annidano anche posizioni che negano un futuro industriale possibile, rincorrendo soluzioni di conversione solo utopistiche". "In questo momento nessuno può dire no – afferma Marras – è in gioco un interesse superiore che non vogliamo ignorare e responsabilmente faremo la nostra parte offrendo il massimo delle salvaguardie sotto il profilo degli effetti ambientali, senza che nessuno consideri Piombino, parimenti a qualsiasi altra realtà italiana, sacrificabile sull’altare della salvezza nazionale". "I compiti assegnati al presidente Giani - prosegue - sono la garanzia che nulla sarà calato dall’alto e che sarà garantita partecipazione, trasparenza e rigore perché l’ambiente marino e la città siano tutelate sin dalle fasi di autorizzazione".

"Per questo - aggiunge - chiediamo con forza al Governo di impegnarsi direttamente per una politica industriale a partire dal rilancio effettivo della siderurgia. Inoltre, in tema di logistica c’è un porto da completare. Vogliamo che nasca la più importante hidrogen valley tutta ‘green’ della Toscana, capace di giocare un vantaggio competitivo sul piano energetico, e ci aspettiamo che con l’approvazione della ZLS (zona logistica semplificata) ci siano i giusti incentivi per attrarre nuovi insediamenti produttivi".