La sfida dei porti Mappa degli organici

Ecco il nuovo piano organico creato con l’Isfort. Il documento strategico con validità triennale

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Una foto ad alta risoluzione dei porti di Livorno e Piombino è stata scattata dall’Autorità portuale e messa nero su bianco nel Piano organico porti, il documento strategico, con validità triennale, aggiornato di anno in anno, per realizzare il quale la Port Authority si è avvalsa della collaborazione dell’Isfort (Istituto Superiore di formazione e ricerca per i trasporti). Il documento è stato adottato dal Comitato di Gestione. Il presidente Luciano Guerrieri ha individuato due priorità: il riequilibrio della forza lavoro in porto e l’avvio di una riflessione sulle competenze e le specializzazioni professionali degli addetti delle imprese autorizzate per valutare la coerenza tra le caratteristiche della dotazione organica. Nelle imprese presenti nel porto di Livorno c’è un organico dichiarato che al 31 ottobre scorso di 1.586 addetti, 1384 operativi e 202 amministrativi. Lo scalo ha perso per strada 44 amministrativi e 66 operativi, ma ha mantenuto un buon livello di produttività, avvicinandosi ai livelli pre-pandemici, con oltre 20.400 tonnellate di merce lavorata ad addetto. Il report sottolinea anche la relativa giovane età dei lavoratori (più della metà ha meno di 46 anni) e la prevalenza del lavoro a tempo indeterminato e pieno su quello part time e a tempo determinato. E evidenzia però anche la scarsa qualificazione professionale degli addetti: il 58% svolge mansioni generiche. Al porto di Piombino l’organico invece è di 284 addetti, 255 operativi e 29 amministrativi. Rispetto al 2019 la forza lavoro impiegata è aumentata di 45 unità, di cui 31 operativi. I dati confermano però una bassa produttività media dello scalo, che va comunque rapportata alla peculiarità dei traffici movimentati e alla natura delle operazioni portuali svolte. Nel suo complesso, il report sottolinea alcune criticità, specie nel porto di Livorno, come l’eccessivo ricorso agli straordinari da parte delle aziende, e una disomogeneità degli avviamenti al lavoro. "Il report fotografa una situazione che presenta alcuni aspetti positivi ma anche alcune criticità - ha concluso Luciano Guerrieri - cominceremo ad affrontare le situazioni di crisi con l’obiettivo di rendere ancora più efficace ed efficiente l’azione amministrativa".

m. p.

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