La partita del lavoro, dell’occupazione e dello sviluppo sono il ‘chiodo fisso’ della giunta Salvetti. I fronti a rischio della raffineria Eni (in gioco ci sono tra 800 e 1000 posti di lavoro), della procedura di licenziamento collettivo alla Palumbo (35 posti a rischio) dell’indotto Eni e della procedura di licenziamento collettivo alla MT Logistica (in ballo ci sono altri 25 posti di lavoro), più la Wass che il gruppo Leonardo vuole vendere, non fanno dormire sonni tranquilli al sindaco e all’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. "Abbiamo rinsaldato i legami con la Regione e Comuni di area vasta costiera, - ha premesso il sindaco Salvetti - ma servirebbe un rapporto migliore con il Governo a Roma per lo sviluppo economico e industriale. Mancano ancora le risposte sul futuro dell’insediamento Eni a Stagno, così come sul futuro della Wass". Punzecchiato dai cronisti che hanno agitato lo spettro della trasformazione (si dice ormai irrevocabile) della raffineria in semplice deposito carburanti con al massimo cento dipendenti, il sindaco ha risposto: "Siamo pronti per fare le barricate per salvare i 1000 posti di lavoro della raffineria. L’unico progetto su cui accettiamo di discutere è quello della bioraffineria". Lo sviluppo e il lavoro possono nascere anche dalla cultura: come dal progetto degli ‘Uffizi diffusi’ alle Terme della salute al Corallo. Debitamente restaurate potrebbero ospitare collezioni di opere oggi custodite nei magazzini degli Uffizi di Firenze. "Per realizzare tale progetto occorre abbattere il cavalcaferrovia - ha ricordato l’assessore alla viabilità Giovanna Cepparello - e costruire un sottopasso ferroviario. Forse sarà fatto vicino al Modigliani Forum". Il sindaco ha aggiunto: "Il sovrintendete degli Uffizi mi ha chiamato di recente chiedendomi a che punto siamo. Abbiamo chiesto così al governatore Giani di stanziare 700mila euro per progettare il recupero". M.D. ...
© Riproduzione riservata