"La sicurezza sul lavoro diventa materia di studio"

Livorno, l’istituto superiori Buontalenti-Cappellini-Orlando è stato scelto per la sperimentazione. Per ora solo nel biennio poi sarà estesa

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di Francesco Ingardia

Ogni giorno 6.300 persone muoiono a causa di incidenti sul lavoro o malattie professionali, 2,3 milioni di morti all’anno. Gli incidenti che si verificano annualmente sul posto di lavoro sono 317 milioni, molti dei quali portano ad assenze prolungate dal lavoro per malattia. A rivelarlo è uno studio recente dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Solo in Italia, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, ha stimato 482 vittime nel 2019, 570 nel 2020 e 538 nel 2021. Il tema delle morti sul posto di lavoro e (mancata) sicurezza sugli stessi sia uno dei tanti mali della società italiana, che necessita una risposta strutturale e inequivocabile. Partendo magari dalle fondamenta. Da dove tutto comincia. Dalla formazione, dalle scuole. In questo senso, non può che strappare un sorriso e un sospiro di sollievo il progetto (sperimentale) pensato per le scuole ’La sicurezza nei luoghi di lavoro: un dirittodovere per la formazione di un cittadino consapevole’, "messo a terra" con gran unità d’intenti tra Comune di Livorno, Usl Nord Ovest, Inail, Vvff, l’Istituto Italiano per la Sicurezza e soprattutto l’IIS Buontalenti-Cappellini-Orlando, scelto come "primo plesso pilota" in Italia ai fini della sperimentazione.

Direttamente dalle linee guida del MIUR, è stato deciso di inserire il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro all’interno dei programmi di educazione civica trasversali a tutte le discipline da impartire agli studenti delle scuole superiori. "L’Istituto Cappellini è orgoglioso di essere stato scelto come scuola pilota - commenta Maria Enrica Senesi, docente di lettere dell’istituto e referente educazioe civica dell’IIS - al fine di fornire, da quest’anno scolastico a partire dai ragazzi del biennio, competenze in un ambito così delicato. Serve sensibilizzare sul tema, partendo dalla scuola, per trasmettere il messaggio chiaro che sul lavoro sicuro non bisogna trovare compromessi. Saremo supportati dagli enti aderenti al progetto, con materiali e attrezzature specifiche e incontri con tecnici esperti". L’orizzonte però è di estendere il progetto al triennio, perchè la vera marcia in più "risiede nella possibilità - sostiene Senesi - di rilasciare agli studenti diplomati una certificazione di competenza sulla sicurezza spendibile ovunque in ambito lavorativo, di modo da risparmiare su costi e trafile dei famosi ’corsi alla sicurezza’ prima dell’inizio di ogni nuova esperienza professionale".