"La situazione è tornata pericolosa"

Livorno, dopo l’ultimo accoltellamento, i cittadini di piazza Garibaldi scrivono al sindaco e al questore

Il presidente dell’associazione Vivi Garibaldi Antonio Paperini ha scritto una lettera indirizzata al sindaco Luca Salvetti e al questore Roberto Massucci per denunciare "la situazione di invivibilità"’ del quartiere. L’ultimo episodio che ha alimentato l’allarme tra i cittadini risale al 12 aprile quando un gruppo di stranieri di nazionalità tunisina ha aggredito un connazionale che è stato accoltellato. Scrive Paperini a nome degli abitanti: "Oggi la situazione della zona è tornata ad essere pericolosa ed invivibile, con il conseguente senso di abbandono che si è consolidato da tempo tra i residenti e chi ha qui un’onesta attività economica. Come in passato, la nostra Associazione vuole mettere in luce questa insostenibile condizione là dove la sicurezza dei cittadini sembra essere passata in secondo piano. Nel quartiere ci sono punti chiave che giorno per giorno sono teatro di spaccio, risse anche con l’uso di armi e degrado. In particolare: piazza Garibaldi angolo piazza della Repubblica, via della Pina d’Oro angolo piazza dei Mille. Piazza dei Mille all’altezza del civico 15 davanti alla macelleria". Fa poi una riflessione Paperini. "Se in passato le diverse etnie straniere presenti nel quartiere sembravano voler ricercare un’integrazione con noi, oggi certi stranieri ormai organizzati in bande, sono diventati i veri padroni di un territorio che, non più presidiato continuamente dalle forze dell’ordine, può considerarsi ad elevato livello di rischio e pericolo per la criminalità, dunque insicuro". Parole pesanti, queste, come macigni. "Con amarezza e nostro malgrado, dobbiamo constatare che non sono stati fatti quei passi necessari per garantire una sicurezza adeguata a chi abita e vive il quartiere Garibaldi. - sottolinea Paperini - Perciò ci preme ribadire ciò che già era stato espresso anni fa sulla presenza delle baracchine di piazza Garibaldi. Questi manufatti, spesso scambiati per latrine, sono divenuti luoghi di miseria ed abbandono, dove si accumula sporcizia, dimore per i ratti, nascondigli per la droga, covi di traffici illegali degli spacciatori presenti 24 ore su 24". Rivolgendosi più direttamente al sindaco: "Ci sfugge l’utilità della scelta compiuta dall’amministrazione comunale di convertire una di queste baracchine a presidio della polizia municipale, considerato che all’inizio le sue aperture erano sporadiche. Ora è perennemente chiusa". Conclude Paperini: "Le attività commerciali H24 di piazza della Repubblica, con gli accessi anche lato piazza Garibaldi, pur se chiusi hanno passaggi volutamente lasciati aperti che permettono attività lecite. L’affidamento poi di alcune baracchine di piazza Garibaldi ad associazioni per riqualificarla non soddisfa le aspettative. E le telecamere di sorveglianza sembra siano inutilizzate quando vengono commessi reati".

M.D.