"La storia di Ismail e l’ipocrisia"

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Il sindacato Asia Usb (In foto Giovanni Ceraolo) segnala il caso di uno straniero fuggito dall’Ucraina dove aveva un permesso di soggiorno per studio, arrivato a Livorno e "respinto dalla Questura". "In queste settimane si è messa in moto la macchina dell’accoglienza per la popolazione Ucraina. - spiega il sindacato - Ma anche in questa caso è l’ipocrisia a farla da padrona. Abbiamo seguito la vicenda di Ismail uno studente dell’Univesità Nazionale Farmaceutica di Kharkiiv. Residente in Ucraina da 4 anni con un permesso regolare. Il 25 febbraio, lui e altri studenti, vengono svegliati dalla sirene dei bombardamenti. Con pochi effetti personali riescono a scappare. Un viaggio lunghissimo passando da Kiev e poi fino alla Slovacchia. Durante l’ultima tratta sono stati costretti a percorrere circa 200 km. a piedi. Dopo quasi 10 giorni sono arrivati a Vienna, dove Ismail è stato ricoverato per due giorni in ospedale per le conseguenze fisiche del viaggio. Arrivato a Livorno (lo zio è un iscritto al nostro sindacato) è stato respinto dalla Questura". Denuncia il sindacato: "Non è cittadino ucraino. Per lui la guerra, la fuga, il fatto di essere stato costretto ad abbandonare la sua Università, non contano. Ritorna ed essere un marocchino indesiderato. Abbiamo chiesto subito l’intervento sia dell’amministarzione comunale, sia dei nostri legali. La Questura potrebbe concedere un visto di tre mesi come stanno facendo per tutti".