La stretta di mano di mamma Erika

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Michela

Berti

C’era anche Erika Terreni, la mamma di Denny Magina, alla cerimonia di inaugurazione del piazzale in memoria dei caduti della Polizia davanti alla Questura. Una cerimonia alla quale non è voluto mancare il Capo della Polizia Lamberto Giannini. Schierate tutte le istituzioni cittadine e decine di ragazzi delle scuole medie. E la presenza di mamma Erika è stata un segnale straordinario del tentativo di trasformare il dolore per la perdita di un figlio in un forte messaggio di speranza. Nell’annunciare la sua presenza anche il questore Massucci si è commosso. Perchè di fronte ad una mamma disperata che diventa testimonial di un riscatto anche sociale, cadono tutte le difese. Erika, seduta nell’ultima fila, si è alzata ed è andata a stringere la mano alle autorità, riservando poi un abbraccio al sindaco Luca Salvetti. Questa tragedia ha segnato la comunità livornese: un ragazzo di 29 anni, viso d’angelo, finito nel tunnel della droga, è morto precipitando dalla finestra di una palazzina in via Giordano Bruno. Si parte da qui per ricostruire quel senso di comunità dove tutti devono fare la loro parte. Le forze dell’ordine devono condurre le indagini e fare giustizia; la politica e le amministrazioni devono fare scelte per migliorare la qualità della vita nelle periferie e creare opportunità di lavoro per i giovani; la scuola deve garantire l’istruzione a tutti, senza lasciare indietro nessuno. Ed è nella figura di mamma Erika che si materializzano tutte queste componenti. Lei non è rimasta seduta in fondo alla platea, si è alzata a stringere la mano alle autorità. Un grande coraggio alimentato dalla voglia di far vivere ancora Denny negli occhi di tutti quei ragazzi che forse, grazie a quella stretta di mano, riusciranno a salvarsi dalla droga

e #scegliere la strada giusta.