Torna al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione lirica una delle opere più amate dal pubblico di tutto il mondo: La traviata di Giuseppe Verdi. Sabato 22 gennaio, alle 20.30 e domenica 23 alle e 16, si potrà vederla nella nuova produzione realizzata dal Teatro Sociale di Rovigo (che ne ha curato l’allestimento), insieme ai Teatri Comunale di Treviso, Goldoni di Livorno, Giglio di Lucca e Comune di Padova. La direzione d’orchestra è di Francesco Rosa, già assistente del M° Daniel Oren e per anni direttore musicale del San Carlo di Napoli, con una brillante carriera che lo ha portato ad esibirsi in Italia ed all’estero in paesi come Russia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Giappone, Cina, Filippine, USA ed un importante debutto nel 2018 presso Wienerstaatsoper con La fanciulla del West). Per Traviata sarà sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, Coro Lirico Veneto (Maestro del coro Giuliano Fracasso): “E’ un capolavoro immortale – ha dichiarato – che affrontiamo da una visuale narrativa che trovo molto interessante perché la storia di Traviata è adattabile a qualsiasi periodo storico. Con noi un cast giovane ma tutti con esperienze importanti anche di livello internazionale per questi ruoli. Ci siamo trovati d’accordo su una visione non dico nuova, ma molto aderente al testo, con un grande peso dato alla recitazione, al fraseggio ed alla musica in relazione al dramma”. La parte visiva è interamente realizzata da Ivan Stefanutti, che firma regia, scene, costumi e proiezioni; l’affermato artista friulano, già noto a Livorno per alcune importanti produzioni mascagnane (L’Amico Fritz 1991 e I Rantzau 1992 edizioni del centenario, Lodoletta 1994) torna al Goldoni dopo l’Aida verdiana nel 2008 e La fanciulla del west 2018. Le coreografie sono di Claudio Ronda per la Compagnia di danza Fabula Saltica. Biglietti ancora disponibili per entrambe le rappresentazioni ...
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