L’assessora e la giarrettiera di Mahmood

Piombino, il commento di Carla Bezzini scatena le reazioni anche della Cgil. Lei: "Solo gusti personali"

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"Mi trovo davanti Mahmood e la sua voce fastidiosa. Con le giarrettiere. Spegniamo che è meglio". Il commento dell’assessora Carla Bezzini che si è espressa così sul suo profilo social a proposito dell’esibizione del vincitore (insieme a Blanco) del Festival di Sanremo, ha scatenato una serie di reazioni. Anche perché Carla Bezzini oltre a essere assessora comunale all’ambiente, ha la delega delle Pari Opportunità. Ieri è intervenuta anche la segreteria della Cgil provinciale Livorno. "L’assessora Carla Bezzini forse non ha chiaro il concetto di pari opportunità – afferma la Cgil – iIl concetto di discriminazione indiretta (ma nel caso della dichiarazione di Bezzini nei confronti di Mahmood siamo di fronte ad una discriminazione diretta) è stato spiegato e delineato con precisione dalla legge in questione, e nella stessa si indicano anche i processi culturali, amministrativi e politici per superarla. I comportamenti discriminanti si combattevano e si continuano a combattere tutt’oggi. La dichiarazione di Bezzini ci riporta indietro alle deportazioni di gay e lesbiche, per non parlare delle condizioni di tutto il mondo LGBT che viveva nell’ombra e nella vergogna. E’ inoltre interessante sottolineare che esiste un Ordine della Giarrettiera presieduto da Elisabetta II. Come lo stesso nome suggerisce, lo stemma dell’Ordine è una giarrettiera con sopra scritto il motto Honi soit qui mal y pense (“Sia vituperato chi ne pensa male”). Chi riveste un incarico pubblico - non importa se di destra o di sinistra – ha il dovere non solo di di rappresentare tutti, ma anche di dimostrare rispetto e volontà di inclusione". Sulla stessa linea il Pd di Piombino e la lista Anna per Piombino che sottolineano come chi ricopra una carica pubblica sia chiamato a un supplemento di responsabilità.

Carla Bezzini, radici a sinistra, ma nella maggioranza di centrodestra di Piombino con la lista Lavoro & Ambiente, la spiega così: "Un cantante che non mi piace a prescindere dall’abbigliamento. Per me ha una voce irritante. Credo che i nuovi stereotipi imperanti non debbano condizionare anche i gusti personali. Ligabue non si è mai presentato in giarrettiera. Per dirne uno. Siamo nell’ambito di una semplice esternazione di gusti personali. Non capisco perché se ne debba fare discussioni sui grandi sistemi. Cercare di capire il linguaggio dei giovani, partendo dalla giarrettiera di un personaggio in cerca di notorietà, mi sembra un po’ eccessivo. Pretendere di aprire disamine e trattazioni su un banalissimo e del tutto personale gusto forse ci porta un po’ oltre. Vogliamo omologare anche i gusti?". E i gruppi di maggioranza la maggioranza Udc-civici-popolari-liberali, Lega Salvini Premier, Lista Ferrari Sindaco, Gruppo Misto, la sostengono: "La recente polemica sollevata dai ranghi più beceri della sinistra piombinese può essere definita in un solo modo: ridicola. Come al solito, si sfrutta ogni parola pronunciata o scritta da un esponente dall’amministrazione comunale e si strumentalizza per cercare di metterne in ombra l’operato. Come se il fatto che all’assessore Bezzini non sia piaciuta la performace di Mahmood la renda meno brava o competente in materia di Pari opportunità o Ambiente. Scambiare un commento di costume dell’assessore Bezzini per un commento omofobo è semplicemente distorcere la realtà".

Luca Filippi

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