"Le donne livornesi non fanno più figli"

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Denatalizzazione, un problema enorme anche per il nostro territorio. "Natalità, siamo in una fase calante. Perdiamo circa 50 donne fertili tutti gli anni su Livorno. Un trend che va sempre peggiorando". E’ il quadro di Sergio Abate, primario di ginecologia dell’ospedale di Livorno. "Dopo gli anni del baby-boom, anni ’60 – dice il dottor Abate – c’è stato il baby fallimento dagli anni ’70 che è andato avanti fino agli anni ’90 quando c’è stato l’arrivo degli extracomunitari che hanno compensato la tendenza alla denatalità". Ora, però, anche gli extracomunitari si sono adeguati. "A noi mancano le donne dai 20 ai 30 che fanno in quella fascia di età i primi due figli – dice il dottore – per essere ottimale l’indice di natalità dovrebbe essere di 2.1, cioè ogni donna dovrebbe fare almeno due bimbi. Oggi noi siamo a 1.20, ogni coppia fa al massimo un figlio. La popolazione toscana sta andando ai minimi storici e la riproduzione delle donne si sposta sopra i 30 anni e spesso fa un figlio solo quindi mancano i primi due figli". Non c’è alcuna correlazione con l’aumento dei divorzi: "Non sembra che i divorzi abbiano inciso – continua – il problema della denatalità è la carenza di lavoro e anche culturale".

"Fino a dieci anni fa, a Livorno, perdevamo fino a 200 parti perché le donne andavano in altri ospedali, adesso siamo a 130 ma perdiamo le donne fertili. Quindi mentre da una parte l’ospedale di Livorno è più attrattivo, dall’altra mancano proprio le donne fertili. Un argometo da mettere sul tavolo. La città deve conquistare le famiglie rendendo il territorio più attrattivo dal punto di vista economico".

m.b.