"Le iniziative di Comune e Asa solo palliativi"

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Nonostante l’incontro di venerdì 24 giugno in Comune tra il sindaco Salvetti e l’assessore all’ambiente Cepparello con una delegazione di residenti della zona Stadio sulle maleodoranze del rio Maggiore, la maggior parte dei cittadini del Comitato rio Maggiore è convinta che "l’amministrazione non abbia fatto abbastanza e non stia facendo abbastanza per risolvere il problema". Lo hanno esternato mercoledì pomeriggio quando un centinaio di loro si sono ritrovati vicino all’argine del tratto stombato del rio, dove avevano dato appuntamento al sindaco, all’assessore Cepparello e a tutti i consiglieri comunali che volevano intervenire. C’era solo la consigliera Valentina Barale di Buongiorno Livorno. "Le richieste dei cittadini sono legittime. – ha detto la Barale – Il parco fluviale è un’area in completo abbandono. Nonostante gli sforzi del Comune le maleodoranze persistono. Questo perché ci sono scarichi abusivi, sui quali Asa deve intervenire con più decisione". Sulla messa in sicurezza idraulica del rio Maggiore "hanno ragione i cittadini quando osservano che lo stombamento del rio Maggiore è iniziato a metà, non a valle o a monte. C’è il timore infatti che il tratto che passa dall’Accademia Navale, zona militare, possa rappresentare un ostacolo difficilmente sormontabile". Così la Barale si è impegnata a "coinvolgere almeno i capigruppo di opposizione per presentare specifici atti in consiglio comunale".

Dal Comitato infine fanno sapere: "L’assessore Cepparello e il sindaco si sono impegnati a risolvere il problema entro il 15 luglio, facendo immettere da Asa nel rio Maggiore cloro e acqua con ossigeno, ma è un palliativo".

M.D.