Le periferie puniscono la distanza del Pd

Livorno, analisi del voto quartiere per quartiere. Spica anche la vittoria del centrodestra nelle zone del centro con alte percentuali

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Il risultato di questa tornata elettorale ha decretato la fine del "fortino rosso" che rendeva Livorno una città inespugnabile per il centrodestra, tuttavia esaminando i flussi di voto di Livorno città alla Camera, e confrontandoli con i dati delle elezioni politiche del 2018, possiamo fare alcune considerazioni più precise. Il Pd dal 2018 ad oggi ha perso i voti del terzo polo, perché se si sommano i voti che le liste di centrosinistra hanno preso nel 2018 alla Camera e si sottraggono a quelli che hanno preso nel 2022, vediamo che la differenza numerica è di circa 5.459 voti, che sono appena 78 in meno del risultato di AzioneItalia Viva. Da qui deriva la prima considerazione: se centrosinistra e terzo polo fossero andati insieme, come nella scorsa tornata elettorale, dato che sia Renzi che Calenda erano nel centrosinistra, il candidato all’uninominale alla Camera, Andrea Romano, avrebbe vinto il seggio. La situazione è diversa per il Movimento 5 Stelle, la cui differenza di voti tra il 2022 e il 2018 è di 12.916, e se consideriamo che il centrodestra è aumentato di 544 voti in città, questo dato, in assenza di altre variazioni significative nei flussi di voto, potrebbe voler dire che un bel po’ di voti del Movimento sono finiti nell’astensionismo, o in minima parte a liste minori.

La situazione politica però colpisce di più analizzando la geografia delle sezioni elettorali per quanto riguarda i flussi di voto alla Camera, perché nel 2018 il Movimento aveva vinto in 30 sezioni, il centrodestra in 10 e il centrosinistra nelle altre 132, ma stavolta i dati sono diversi, visto che 49 sezioni sono andate al centrodestra, 122 al centrosinistra e una sezione, la 74 in zona Guglia-Garibaldi è in pareggio. Il centrodestra ha vinto in diverse zone, tra cui spicca il centro storico (sezioni 1, 3 e 5), ma anche Piazza Cavallotti, Via Buontalenti e Via del Fante (15, 16, 17) e due sezioni delle Benci (48, 49). Ci sono poi due sezioni in zona Venezia (sezioni 26 e 28), Borgo (7 e 8), Ovosodo (19 e 23), alcune sezioni di FabbricottiVia Marradi (38, 39, 41 e 105) e in zona Fabbricotti-ospedale (44 e 52). Tra queste non mancano le sezioni con un elettorato benestante, come la 143 e la 144 di Montenero, la 145 di Quercianella, ma anche Antignano-Banditella (135, 137, 138 e 139) e Ardenza (133 e 134). Il dato più significativo è tuttavia la sconfitta del centrosinistra in molte sezioni dei quartieri popolari a nord, come a sud, dove una volta la sinistra vinceva con percentuali bulgare, come nella zona Guglia-Via Giordano Bruno-Garibaldi (66, 68, 71 e 76), Corea-Via Gobetti (78 e 79), Sorgenti (156), due sezioni di Shangai come via Nino Bixio (68 e 70), ma anche la Rosa (125, 126, 128, 170), Coteto (104) e Colline (91 e 92).

Simone Bacci