Licenziata dalla Rea, ma per il tribunale è innocente

Livorno, la dipendente era stata accusata di furto di materiale. Il sindacato Usb annuncia battaglia e chiede l’immediato reintegro

Raccolta dei rifiuti

Raccolta dei rifiuti

Livorno, 30 maggio 2023 – Licenziata dalla Reaassolta dalla magistratura. Accusata di aver sottratto materiale dalla stazione ecologica di Cecina, ma la Procura di Livorno archivia il caso.

«Su richiesta dello stesso pubblico ministero, il giudice ha archiviato il procedimento penale nei suoi confronti. Dopo un’attenta indagine è stato appurato che non vi è stato alcun furto», spiega il sindacato Usb di Livorno.

«Renata era una lavoratrice della Rea/Reti ambiente di Rosignano (igiene ambientale) licenziata in tronco prima di Natale dopo che, con coraggio, aveva fatto emergere gravi irregolarità nello smaltimento dei rifiuti», sostiene il sindacato.

«Renata – continua Usb – è stata invece ascoltata dagli inquirenti, per diverse ore, nell’ambito di un’altra indagine contro ignoti avviata in merito, evidentemente, alle irregolarità nel conferimento dei rifiuti. A questo punto ci aspetteremmo almeno un segnale da parte dell’azienda con il reintegro di Renata. Ma purtroppo non sarà così. Probabilmente la dirigenza ormai vorrà arrivare fino alla sentenza esponendo, eventualmente, la società pubblica a costi aggiuntivi di risarcimento. Tanto in quel caso sarebbero soldi dei cittadini e non dei dirigenti. Ci aspetteremmo anche una convocazione e delle scuse da parte del sindaco di Cecina che era stato contattato e che non aveva neanche risposto alla richiesta di incontro della lavoratrice».

Tutto era iniziato, ricorda Usb, nel febbraio 2021 quando un incendio devastò il capannone principale adibito al conferimento dei cosiddetti “ingombranti” di proprietà della società Scapigliato Srl ubicato a Cecina. «Da quel momento – continua Usb – per ovvi motivi di sicurezza, la società aveva messo in atto una nuova prassi nel controllo dei rifiuti “imponendo” alla Rea un maggiore controllo sulla effettiva tipologia del materiale conferito Renata, operatrice a tre anni dalla pensione e con problemi di salute, viene ascoltata e, con coraggio, fa emergere quello che tutti evidentemente sanno. Cioè che alcuni quadri aziendali chiedono ai dipendenti di far conferire sistematicamente materiali lignei all’interno dei cassoni degli ingombranti in barba a qualsiasi regolamento. E da quel momento inizia la persecuzione».