Livorno, centro di accoglienza migranti: rivolta contro la quarantena per il covid

Numerosi ospiti stranieri anche senza mascherina hanno provato ad allontanarsi nonostante il divieto per motivi sanitari. La struttura è tutt'ora circondata dalle forze dell'ordine

Centro accoglienza Sant'Anna, protesta degli occupanti

Centro accoglienza Sant'Anna, protesta degli occupanti

Livorno,  12 ottobre 2020 - Tensione alle stelle al centro di prima accoglienza per  migtanti Terra Ferma in via Sant'Anna nel quartiere  Venezia Livorno dove  sono accorse in massa le forze dell’ordine per impedire ad un gruppo di stranieri di allontanarsi. Il cento per migranti da giorni è sotto stretta sorveglianza perché all'interno è stato trovato un positivo al coronavirus, trasferito in una residenza sanitaria. Ma è scattata la quarantena per tutti gli altri stranieri che hanno avuto contatti diretti con il caso positivo. Oggi pomeriggio molti ospiti del centro di accoglienza,  anche senza mascherina, hanno affrontato i poliziotti che da un paio di settimane guardano a vista la struttura.

La rivolta è scoppiata perché al centro di prima accoglienza sono stati individuati oggi altri 2 casi positivi al covid, trasferiti in un albergo sanitario. Per tutti quelli che sono rimasti sono scattati altri 15 giorni di quarantena.

Perciò hanno tentato l'allontanamento di massa. Ora i rivoltosi sono rientresti ma sarà una lunga nottata

Gli agenti vista la situazione hanno chiesto immediatamente aiuto alla centrale operativa così sono arrivati i rinforzi non solo dalla questura, ma anche dal comando provinciale dei carabinieri e dalla guardia di finanza con operatori in divisa e in tenuta antisommossa. I migranti hanno ammassatto all'esterno materassi  e altri oggetti e si rifiutano di tornare all'interno del centro di accoglienza completamente circondato da un cordone di forze dell'ordine.  La situazione non è ancora tornata alla normalità.

Intanto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune Andrea Romiti ha presentato una mozione per chiedere che "i migranti positivi e in quarantena siano collocati in centri sanitari vigilati e lontani dal centro abitato. In via Sant'Anna accanto al centro di accoglienza c'è anche un asilo per fortuna vuoto quando è iniziata la rivolta degli ospiti stranieri". 

Monica Dolciotti