"Livorno fondamentale nella rete dei porti"

Il gruppo Grimaldi presenta le strategia di sviluppo nel Mediterraneo "Puntiamo sulla tecnologia, giusto incentivare chi inquina di meno"

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Pubblico e privato, alla convention Euromed del Gruppo Grimaldi vanno a braccetto. Il tradizionale appuntamento in corso quest’anno a Sorrento è sempre una grande occasione per la portualità italiana. Le sfide sono molte: dalla transizione ecologia all’intermodalità con un nuovo governo che dovrà fare i conti con il Mare Bonus e il caro energia. Il gruppo Grimaldi da tempo ormai ha puntato al rinnovo della flotta, una transizione che non si fa in un giorno, e per questo invoca, da parte dei Governi, una premialità nei confronti di chi investe per ridurre l’inquinamento. Le tecnologie sono sempre piú raffinate con un occhio di riguardo al nucleare sul quale spinge, ormai da tempo, Ugo Salerno del Rina. Ma é sull’eredità che il governo Draghi lascia al futuro premier che si sono concentrati gli interventi del ministro Enrico Giovannini e del direttore generale del ministero delle infrastrutture Maria Teresa di Matteo. "L‘8 ottobre presenteremo il lavoro fatto in questi anni. A chi verrà faccio una raccomandazione: evitare l’approccio ideologico". Poi è stato il direttore generale di Matteo a dare soddisfazione alla richiesta di una maggiore attenzione al Bonus Mare avanzata da Guido Grimaldi presidente Alis: non saranno 20, ma 39 i milioni di euro per questa misura a conferma della grande attenzione che il governo Draghi ha avuto per la portualità. Ma è nel faccia a faccia tra i giornalisti e Emanuele Grimaldi che si è parlato, nello specifico, anche del porto di Livorno che resta centrale nelle strategie dell’armatore partenopeo. "Livorno è fondamentale per i collegamenti con la Sardegna ma anche con la Spagna la Sicilia, la Tunisia. Lo sciopero fatto pochi giorni fa ha creato disagi soprattutto per gli approvvigionamenti. Ci auguriamo che la situazione si stabilizzi. Livorno ha una posizione strategica, diamo lavoro a tante persone e cercheremo di avere nuovi spazi. È importante per il traffico dell’automotive". Una stoccata sulla vicenda della Porto 2000, mentre si attende la sentenza del Consiglio di Stato sulla gestione dei passeggeri: "Non capisco - dice Grimaldi - come si preferisca il monopolio alla concorrenza". Il riferimento è ovviamente a Moby, dunque si va avanti a suon di avvocati. E al porto di Livorno Grimaldi guarda anche come ‘surrogato’ nel caso la vicenda dello spostamento dei depositi petrolchimici a Genova non andasse nella direzione sperata. "Per noi sarebbe un ripiego sia Livorno che Savona. Vorrà dire che potenzieremo la nostra presenza su questi due scali. Sullo spostamento dei depositi a Genova stiamo facendo una battaglia legale. Vedremo". I protagonisti delle sessioni sono stati Emanuele Grimaldi, Guido Grimaldi, Ettore Morace, Maria Teresa di Matteo, Andrea Agostinelli, Francesco Di Sarcina, Ugo Salerno, Arsenio Dominguez, Annick De Ridder, Ricardo Batista, Cleopatra Doumbla-Henry, Mikael Makinen, Dario Bocchetti.

Michela Berti