Inchiesta in Comune, revocati gli arresti domiciliari al geometra Nencioni

E' assistito dall'avvocato Talini. Diversa la linea difensiva del legale di Cristiglio, Vannucci

Il geometra Nencioni prima dell'interrogatorio (Foto Novi)

Il geometra Nencioni prima dell'interrogatorio (Foto Novi)

Livorno, 8 aprile 2021 - «Il Tribunale del riesame ha revocato il provvedimento degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il mio assistito, Marco Nencioni. Avevamo fatto ricorso dopo l’arresto. Il Tribunale del riesame ha ritenuto sufficiente nei confronti di Nencioni la spensione dall’esercizio delle sue funzioni già decisa per lui. Insomma tanto basta a garantire per il giudice l’assenza delle condizioni per inquinare le prove. Dunque per me e per il mio assistito questo è un primo passaggio positivo. Procediamo ora andando avanti con il lavoro che riguarda lo studio degli atti".

Ad annunciarlo ieri è stato l’avvocato Marco Talini che difende il geometra Marco Nencioni ex responsabile dell’Ufficio tecnico patrimoniale e procedure espropriative del Comune di Livorno arrestato il 12 marzo (dagli agenti della squadra mobile e della polizia municipale) insieme ad Alessio Cristiglio 57 anni, titolare di una agenzia immobiliare.

L’accusa per entrambi è di corruzione e per Nencioni anche abuso di ufficio. Nencioni e Cristiglio dal 2017 al 2019 avrebbero messo su un sistema illegale all’interno dell’ufficio patrimonio del Comune intessendo una rete di rapporti con operatori e imprenditori dell’ambito immobiliare traendone profitti illeciti. Sono state denunciate inoltre per questo filone di indagine altre otto persone (sempre nel settore immobiliare): per sette di loro è scattata l’interdizione temporanea dall’esercizio delle attività professionali, per un architetto l’interdizione di un anno.

L’avvocato Vinicio Vannucci che assiste Alessio Cristiglio ha invece confermato la linea già annunciata dopo l’arresto del 12 marzo: "Al momento non ci rivolgeremo al Tribunale del riesame. Stiamo continuando a studiare le carte. Per ora questa è la linea difensiva che stiamo seguendo".

Monica Dolciotti