"Livorno m..." la battuta costa cara

La goliardia di Letta mette in imbarazzo i suoi. Gli avversari lo attaccano

Migration

Se il campanile può più del politicamente corretto. Riglione (frazione di Pisa), domenica, esterno notte. O giù di lì. Per il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, è un ritorno a casa venire a chiudere la festa regionale dem e l’euforia dilaga prima di cena, sotto il tendone del ristorante. Gli passano un microfono per salutare i volontari e si lascia andare: "Forza Pisa e Livorno m...". I dirigenti dem toscani sorridono, ma la frittata è fatta. A cena con Letta c’è anche il deputato livornese, Andrea Romano, che in quel momento però è distratto. Goliardia, certo. Lo capisce chiunque ascolti la frase di Letta, ma tra i livornesi venuti a sentirlo quel campanilismo ostentato così piace poco o nulla. "Anche se come dicono, il tono era scherzoso io avrei evitato - dice il sindaco Luca Salvetti - perché è un’espressione infelice. Lasciamo il campanilismo ai tifosi in questo momento non penso che Letta debba puntare su questi contenuti. Ma il segretario del Pd se ne sarà già reso conto". Getta acqua sul fuoco Romano: "Letta è un ragazzo pisano (ha 56 anni, ndr) e capita spesso, tra me e lui, di beccarci sul sacro folklore tra pisani e livornesi. Sulle cose serie, il Pd di Livorno e il Pd di Pisa hanno sempre collaborato. Un esempio? Inserire nel Piano Strategico Ferroviario sia il Raccordo Ferroviario Portuale tanto importante per Livorno sia il raddoppio della linea Pisa-Firenze. Letta lo ribadirà, nei prossimi giorni farà tappa a Livorno per la campagna elettorale". Attacca invece Stella Sorgente, candidata del M5S: "Invece di dare risposte all’offerta di speranza in un Paese più giusto, di un lavoro più dignitoso, di una sanità pubblica che funzioni si preferisce lo sfottò. E penosa è l’indifferenza del Pd livornese, che sminuisce il problema ma soprattutto cosa ne pensano i livornesi del loro sindaco che invece di difendere la città abbozza per non irritare il capo?". Duro anche il giudizio dell’ex sindaco Pd, Alessandro Cosimi (oggi candidato del terzo polo): "Ho avuto la fortuna di parlare varie volte con il presidente Ciampi, grande tifoso del Livorno, non credo che gli sarebbe mai venuta in mente una battuta così. Lo spessore dello statista si vede soprattutto nei particolari".

Gab.Mas