Livorno, processo per l'alluvione. Udienza interrotta: "Torni con l’avvocato"

Colpo di scena in aula, il tecnico Soriani della protezione civile potrebbe essere indagato

In corso il processo per l’alluvione del 2017

In corso il processo per l’alluvione del 2017

Livorno, 30 novembre 2022 - Colpo di scena ieri in Tribunale a Livorno: Luca Soriani, tecnico della protezione civile comunale convocato come teste per i fatti dell’alluvione del settembre 2017, per il quale è in corso il processo a carico dell’ex sindaco Filippo Nogarin, "dovrà presentarsi alla prossima udienza accompagnato dal proprio avvocato in veste di teste assistito per la possibilità che assuma la posizione di indagato per gli stessi fatti per i quali stiamo procedendo in questa aula. Quindi invito Soriani a dotarsi di un difensore" ha annunciato il giudice Ottavio Mosti interrompendo ieri nel primo pomeriggio la prosecuzione dell’udienza. Perciò l’esame di Soriani sarà completato il 26 gennaio, salvo il fatto che si avvalga della facoltà di non rispondere.

Perché è accaduto tutto questo ieri? Il giudice Ottavio Mosti ha preso la suddetta decisione dopo avere ascoltato le domande dell’avvocato Sabrina Franzone rivolte a Soriani (la Franzone assiste l’unico imputato fino ad ora, l’ex sindaco Filippo Nogarin, accusato di omicidio colposo plurimo per le 8 vittime dell’alluvione) .

L’avvocato Franzone ha chiesto a Soriani: "Nella notte tra il 9 e 10 settembre 2017 quando si trovò da solo per l’allerta gialla poi passata ad arancio, manifestò a qualcuno la sua preoccupazione?". Soriani: "Non lo feci perché mi concentrai su quello che c’era da fare". Sempre l’avvocato Franzone: "Non chiamò il suo dirigente dell’epoca il comandante della polizia municipale Riccardo Pucciarelli per dirgli che da solo non ce la poteva fare?". Soriani: "La preoccupazione aumentò solo con il trascorrere delle ore".

Franzone: "In caso di allerta arancio cosa si doveva fare?". Soriani: "Venivano mobilitati tutti i soggetti utili". Franzone: "Lei era un operativo. Ha mai fatto il controllo dei rii?". Soriani: "Solo quando furono messe in funzione le casse di espansione dei rii. Ma nel piano di protezione civile non era previsto il monitoraggio del reticolo minore". Franzone sempre rivolta a Soriani: "La sera del settembre 2017 mandò qualcuno a monitorare i rii vista l’allerta arancio già prevista dalla mezzanotte di domenica 10 settembre?". Soriani: "Non si faceva mai perché non era previsto dal piano di protezione civile".

A questo punto è intervenuto il giudice Mosti rivolto al pm: "Il teste Soriani non è mai stato indagato?. Il pm: "No". Ancora il giudice Mosti: "Mi sembra evidente a questo punto che il tema delle domande indirizzi verso possibili responsabilità anche del teste che derivano da quello che ha fatto, o non ha fatto quella sera. Devo perciò interromperne l’esame". L’avvocato Franzone rivolta al giudice Mosti: "Le questioni che lei solleva sono state già affrontate in occasione dell’interrogatorio davanti al Gup in udienza preliminare". E parlando a Soriani: "Sapeva l’ex sindaco Nogarin che lei era solo e preoccupato?". Soriani: "Non lo ricordo".