Livorno si fa pubblicità in Cina grazie al Pci. Storia e politica sulle tv del Dragone

Presentato il documentario sulle bellezze delle città toscane che andrà in onda quest’anno su varie emittenti all’altro capo del mondo

Un momento della presentazione (Foto Novi)

Un momento della presentazione (Foto Novi)

Livorno, 13 gennaio 2023 - Presto Livorno sarà sugli schermi della principale emittente televisiva cinese, la China Central Television (CCTV). Presto, la popolazione potrà ammirare la cultura, le bellezze e la storia della nostra Livorno.

Come? Attraverso la visione del documentario ’Rinascimento senza fine’. Una docuserie in 8 puntate della durata di 30 minuti circa ciascuna, per oltre 400 minuti di girato. Un mastodontico progetto affidato al regista Paolo Carrino, prodotto da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con CCTV, pensato per per avvicinare il pubblico orientale alle bellezze culturali, paesaggistiche, artistiche, enogastronomiche della Toscana. Il documentario è stato girato nel corso di tutto il 2021 con una produzione che ha toccato 10 province della regione, dai grandi centri come Siena, Firenze, e ovviamente Livorno, fino ai piccoli broghi . Ieri , nella sala del Cisternino di Città, si è tenuta la presentazione della puntata dedicata a Livorno del documentario, ripresa ’su pellicola’ dalla troupe di Carrino anche grazie al fondamentale apporto logistico della Fondazione Lem, in qualità di promoter turistico della città.

Per l’occasione, sono saliti sulpalco il primo cittadino Luca Salvetti, accompagnato dall’assessore comunale con delega al turismo Rocco Garufo. Insieme a loro, il regista Carrino, Francesco Tapinassi, direttore du Toscana Promozione Turistica e l’assessore regionale all’economia e al turismo Leonardo Marras. Domanda delle domande: che cosa e quali parti della città labronica la popolazione cinese vedrà sul teleschermo? Il piccolo trailer svelato giust’appunto ieri ha mostrato immagini dall’alto, via drone, e scorci della splendida Terrazza Mascagni, del Porto e della Fortezza Nuova, quasi ad evocare l’animo da "città di frontiera" quale Livorno è, stando anche alle parole di Salvetti. "Negli ultimi due anni e mezzo - ha aggiunto il sindaco - la nostra città è un continuo set per video e spot pubblicitari di aziende che hanno scelto le nostre bellezze per promuovere i loro brand". I telespettatori cinesi però non ammireranno soltanto le bellezze della città; non è infatti un caso che la troupe del regista Carrino si sia imbattuta a Livorno a metà dicembre del 2021.

Il 18 dicembre 2021 infatti, al Teatro Goldoni è andato in scena lo spettacolo ’Millenovecentoventuno’: una rievocazione di quanto accaduto durante il congresso del PSI, chiamato a recepire i dettami ideologici fissati dalla Terza Internazionale. In quella circostanza, in seno al PSI si registrò, prima lo strappo, poi la scissione dal partito della componente massimalista, che abbandonò il Goldoni per dirigersi al Teatro San Marco per la fondazione del Partito Comunista d’Italia (divenuto poi PCI nel maggio 43’) il 21 gennaio del 21’. Una tradizione comunista, quella livornese, "di sicuro interesse" per gli abitanti della Repubblica popolare di Xi Jinping.

Francesco Ingardia