Livorno, infortunio durante la lezione. E gli studenti sfilano in corteo

Il ritrovo in piazza Cavour. Fra i motivi della protesta anche il sovraffollamento delle classi, la sicurezza delle strutture, l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro

Livorno, 20 gennaio 2023 - Il movimento studentesco ha organizzato per stamani una maxi-mobilitazione con ritrovo in piazza Cavour dalle 8,30 alle 9. Il corteo ha come mèta il palazzo della Provincia per un incontro chiesto ai vertici dell'amministrazione per sostenere l'impegno a investire sul miglioramento delle infrastrutture scolastiche livornesi.

La manifestazione cade per l'appunto alcuni giorni dopo l'infortunio di una studentessa al liceo Cecioni di Livorno. Durante una lezione di disegno dal vero, infatti, una studentessa ha subito nei giorni scorsi lo schiacciamento di un dito con un calco di gesso che le ha provocato una frattura di un mignolo con prognosi di 30 giorni.

Il collettivo studentesco "Scuola di Carta" sostiene in una nota che "l'incidente non è stato causato dalla mancanza di sorveglianza o da un diretto errore di professori o membri del personale Ata, bensì di una situazione in cui gli studenti dell'indirizzo si sono trovati poiché non hanno gli spazi adatti e dedicati alle attività fondamentali che per orario curricolare dovrebbero svolgere".

"Siamo profondamente dispiaciuti per questo episodio - ha detto la dirigente scolastica dell'istituto -, siamo sotto choc e mortificati e approfondiremo le dinamiche dell'accaduto. Ci mettiamo a disposizione per tutte le necessità che possiamo espletare. Capisco il dolore dei ragazzi che è anche il nostro oltre che quello dei familiari e ci adopereremo per portare avanti il progetto per acquisire i giusti spazi strutturali di un liceo che è molto richiesto ed è in attesa da tempo di annettere nuove aule. Con questo ampliamento infatti riusciremo a ripristinare i laboratori. Al momento però non ho altri elementi per sostenere che ciò che è accaduto all'interno dell'aula non sia stato altro che un episodio del tutto accidentale e che sarebbe potuto accadere comunque. Poi se ci saranno eventuali responsabilità questo sarà chiarito al termine degli approfondimenti".

Dopo le 9 i ragazzi in corteo sfilano per le vie della città al grido di: "Livorno scende in piazza" per rivendicare politiche del Governo che garantiscano "il miglioramento del sistema scolastico, l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro" che ha fatto vittime anche di recente tra i ragazzi impegnati in questo percorso. Gli studenti delle scuole superiori chiedono inoltre "investimenti per le manutenzioni sull’edilizia scolastica anche per contrastare le continue infiltrazioni d’acqua nelle aule ogni volta che piove", come si è verificato a Livorno anche quest’anno scolastico.

Gli alunni per l’ennesima volta chiedono "più spazi dedicati alle attività di laboratorio" e denunciano l’annoso problema delle classi pollaio"Basta con le classi sovraffollate – la loro richiesta – tanto più in questa epoca segnata drammaticamente dalla pandemia da corononavirus". L’esperienza della pandemia non ha portato alcun insegnamento.

Tra le rivendicazioni degli studenti infine c’è anche quella di "maggiore sicurezza nelle scuole" e la richiesta di "aumentre il personale tecnico-amministrativo perché insufficiente". Al fianco degli studenti si è già schierato il sindacato di settore Flc-Cgil.

La manifestazione è sostenuta anche da Potere al popolo! Questo l'intervento della consigliera comunale Aurora Trotta: "La campagna de "La scuola di carta" mostra come in alcune scuole il riscaldamento non funzioni, e che tetti bucati, muffe, finestre rotte, calcinacci che vengono giù, siano all'ordine del giorno, come anche il rischio di incidenti gravi. La pandemia aveva messo in luce la carenza di spazi adeguati e il problema di classi troppo affollate. Sono passati quasi tre anni, e su questo piano non è stato fatto nulla: nessun piano per reperire nuove aule e indicare finalmente un numero minimo di metri quadri per alunno. Nessuna messa in sicurezza. Nessun intervento sul ricambio meccanico di aria nelle classi. In questi giorni di gelo la scelta è tra il sentire freddo e l'avere livelli di anidride carbonica altissimi. Gli oltre 20 miliardi del superbonus avrebbero potuto essere utilizzati in primo luogo sugli edifici pubblici e in particolare le suole, e invece, senza tetto di reddito, sono finiti spesso in mano ai più ricchi".

"Ora il Governo Meloni avrà a disposizione 8 miliardi di fondi europei residui da destinare ai giovani entro il 2023 - prosegue Trotta -, potrebbero essere utilizzati per progetti scolastici, ma già il Governo ha dichiarato di volerli dare alle imprese, i soliti sgravi fiscali che da decenni sono l'unica ricetta perdente (per noi, non certo per gli imprenditori) per "favorire l'occupazione". Fondi a cui si aggiungeranno i milioni del Pnrr, che sulla scuola prevede 3 azioni, ma che rischiano di non venire spesi perché Provincia e Provveditorato sono cronicamente sottorganico a causa di 15 anni di austerità, e mancano di personale qualificato anche solo per spendere soldi"

"Noi di Potere al Popolo! - conclude Aurora Trotta - chiediamo un milione di assunzioni nel pubblico per sopperire a queste mancanze e un investimento urgente nell'edilizia scolastica. Provincia e Provveditorato devono inoltre attivarsi subito, per quanto di loro competenza, per trovare spazi sicuri viste le mancanze che gli studenti e le studentesse livornesi denunciano ormai da mesi".