L’ottimismo della volontà

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Michela

Berti

Qui c’è il futuro amministrativo della città. Quando io sarò sul lungomare a guardare i cantieri... Così il sindaco Luca Salvetti ieri alla conferenza stampa al Goldoni per gli auguri di Natale. Al giro di boa del suo mandato, il primo cittadino si è affrettato a raccontare tutto quello che è stato fatto in questi anni. Perchè "di fronte al pessimismo della ragione, metto davanti l’ottimismo della volontà" ha detto ringraziando la dipendente comunale Luisa Massai che gli ha ispirato queste parole. Salvetti risveglia l’orgoglio della città, lui è onorato di fare il sindaco di Livorno: "Io faccio il sindaco tra la gente, amministro la città come gestico la mia casa" e mentre dice queste parole guarda la moglie, sorridendo. Le parole traguardano, però, un altro orizzonte: la fine del mandato. "Vorrei inaugurare il cantiere del nuovo ospedale a maggio 2024... Chissà perchè!". Alla vigilia delle nuove elezioni amministrative dunque Salvetti mette una bella ipoteca sul suo secondo mandato da sindaco. "Sono abituato a traguardare i prossimi due anni e mezzo – dice – dopodiche giocheranno delle dinamiche che sfuggono alla mia persona. Dinamiche che seguirò con serenità. Questo percorso mi è piovuto addosso e sono stato fortnato. Dovrò allora valutare le mie forze. Poi saranno altri a stabilire se sarò sempre la persona adatta a fare il sindaco". Parole che la dicono lunga sui recenti rumors circa il pressing di una parte del Pd per anticipare il cambio al vertice. Salvetti è troppo autonomo, questo non piace molto a via Donnini. Il ’prescelto’ alla successione sembra essere Andrea Raspanti assessore al sociale, che piace tanto al partitone. Ma Salvetti va dritto per la sua strada, quella ’giusta’ come recita lo slogan del suo bilancio di metà mandato.

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