L’ultima carta dei comitati: la sospensiva Tar

Piombino, la richiesta al Comune perché nel ricorso contro il rigassificatore inserisca la richiesta di bloccare i lavori già iniziati

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"Accompagnare il ricorso al Tar che dovrebbe essere presentato contro il rigassificatore di Piombino anche da una richiesta di sospensiva. È quanto ritengono "opportuno" i comitati contro la nave rigassificatrice spiegando le loro riflessioni in una notamentre "stanno arrivando centinaia di giganteschi tubi per l’allaccio alla rete nazionale del gas". E oltre ai tubi sono di fatto iniziati i lavori. Secondo il Comitato Salute pubblica, La Piazza Val di Cornia e il Comitato Liberi insieme per la Salute, "depositare un ricorso senza l’istanza" cautelare "potrebbe ingenerare nel Tribunale la convinzione che il pericolo paventato o i motivi di sicurezza per l’ambiente e la salute dei cittadini, non siano poi così fondati, se si è disposti a tollerarli per una scadenza non breve". In realtà, per chiarezza di informazione, il Tar non si pronuncia sugli eventuali rischi di un progetto, ma valuta soltanto se la procedura delle autorizzazioni sia stata eseguita correttamente dal punto di vista formale. I comitati spiegano però, dal loro punto di vista, che "la controparte, quando il Tribunale, fra qualche anno, dovesse entrare nel merito del ricorso, potrebbe portare argomenti a suo favore, quali quelli di dimostrare che ingenti somme pubbliche per le opere, ormai, siano state spese e che in tutto questo periodo, come ci auguriamo, non siano successi incidenti rilevanti". Infine "vari Enti, nel frattempo, potrebbero aver beneficato o ricevuto promesse di compensazioni": "Tempo trascorso, compensazioni, lavori eseguiti giocherebbero a favore di Snam e le compensazioni in primis rappresenterebbero una sorta di acquiescenza".