Lavori per Darsena Europa e A12, a Livorno siglato il protocollo antimafia

Firmati in prefettura gli accordi per la prevenzione delle infiltrazioni criminali

Il latitante operava anche nel porto di Livorno

Il latitante operava anche nel porto di Livorno

Livorno, 21 marzo 2022 - Prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti. Così sono stati sottoscritti in prefettura a Livorno protocolli di intesa per i lavori alla Darsena Europa e per la bretella di collegamento tra l'Autostrada Tirrenica A/12 ed il porto di Piombino - tratto Svincolo di Geodetica - Gagno.

«I lavori alla Darsena Europa rappresentano un importante veicolo di sviluppo delle potenzialità dello scalo portuale livornese così come quelli sulla SS. 398 di penetrazione diretta al porto di Piombino - ha spiegato il prefetto Paolo D'Attilio - Lavori attesi da tempo in quel territorio che ha una sola via d'accesso per il porto e la città, consentiranno una migliore fluidità della viabilità verso lo scalo, da cui trarranno beneficio anche la città e le industrie del polo siderurgico. Due infrastrutture di rilevanza strategica per il nostro territorio. Anche per questo vanno preservati dagli appetiti delle organizzazioni criminali che possono essere stimolati dagli elevati importi e dalla filiera degli interventi che ne discenderà, a garanzia dell'interesse pubblico alla qualità delle opere, per la sicurezza dei lavoratori e per la tutela della legalità e della concorrenza». Gli accordi sono stati scritti dalla prefettura con il commissario straordinario per la Darsena Europa Livorno, Luciano Guerrieri, con Michele Sini, dirigente responsabile di Accordi di Sicurezza di Anas e coi rappresentanti degli aggiudicatari. Il protocollo d'intesa riguarda la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell'appalto per la realizzazione dei lavori della Darsena Europa e quelli alla Bretella di collegamento tra l'A12 ed il porto di Piombino, nel tratto Svincolo di Geodetica - Gagno.

I lavori alla Darsena Europa, viene ricordato in una nota della prefettura di Livorno, prevedono l'ampliamento verso il mare dello scalo portuale, comprensivo di un terminal contenitori, di un terminal autostrade del mare, della darsena interna, delle opere foranee di protezione, del nuovo terminal petrolifero e della nuova imboccatura portuale. Per questi interventi la Regione Toscana ha stanziato 200 milioni di euro attraverso contributi annui per ciascuna delle annualità dal 2022 al 2041, per il rimborso di rate di un finanziamento da contrarsi direttamente dall'Autorità di Sistema Portuale con Cassa Depositi e Prestiti/Bei. Altri 200 milioni sono stati stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, erogati per tranches annuali di importo variabile, mentre 50 milioni sono stati assegnati dal Comitato interministeriale di programmazione economica (Cipe). Soddisfatto per la firma anche il Commissario Straordinario, Luciano Guerrieri: «L'attivazione di questi controlli da parte della Prefettura e delle Forze dell'Ordine ci rassicura e ci consente di concentrare la nostra attenzione sull'obiettivo della realizzazione nei modi e nei tempi previsti».

L'appalto di Anas, finanziato nell'ambito della Delibera Cipe 47/2018 del 25 ottobre 2018, determinerà invece il prolungamento della strada 398 verso il porto di Piombino, sviluppandosi sia come adeguamento della statale esistente sia come nuova sede (quasi totalmente in rilevato con tratti in viadotto), terminando in corrispondenza dell'innesto nella rotatoria in località Gagno. I protocolli, «elaborati sulla falsariga di quelli caldeggiati, per le opere infrastrutturali rilevanti, dal Cipe, prevede impegni piuttosto articolati e stringenti, proprio al fine di scongiurare i tentativi di inserimento nei lavori da parte di imprese collegate o riconducibili alla criminalità organizzata». A tale riguardo, si prosegue, «specifiche clausole impegnano l'affidatario a denunciare eventuali tentativi di estorsione, le cui prescrizioni sono vincolanti, oltre che per il soggetto aggiudicatore, anche per lo stesso affidatario, tenuti a trasferire i relativi obblighi a carico delle imprese appartenenti alle relative filiere e interessate a qualunque titolo alla progettazione o realizzazione dell'opera».

Il regime delle informazioni antimafia è esteso a tutti i soggetti appartenenti alla filiera delle imprese e a tutte le fattispecie contrattuali, indipendentemente dall'oggetto, dal valore, dalla durata e da qualsiasi condizione e modalità di esecuzione e, qualora, a seguito di tali verifiche, emergano elementi riferibili a tentativi di infiltrazione mafiosa a carico dei soggetti della filiera, il soggetto aggiudicatore si impegna ad esercitare il diritto di risoluzione ovvero ad imporre al suo affidatario l'esercizio di tale diritto. Viene attivato anche un flusso di informazioni che dovrà garantire l'alimentazione di una banca dati che consentirà anche alle Dia e alle Forze di polizia il monitoraggio dei soggetti che a qualsiasi titolo rientrano nel ciclo di progettazione e/o di esecuzione dei lavori, compresi i parasubordinati e i titolari di partita Iva senza dipendenti, dei flussi finanziari connessi alla progettazione e/o alla realizzazione delle opere e delle condizioni di sicurezza dei cantieri nonché del rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati. Limitatamente alla parte attinente la vigilanza sulle modalità di assunzione della manodopera e sul rispetto dei relativi adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal Ccnl di categoria, il protocollo è stato sottoscritto anche dal Direttore dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fillea-CGIL, Filca-CISL e Fenea-UIL, soggetti che faranno parte del 'Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodoperà costituito in prefettura.