Mamma di Piombino scrive alla Meloni: "Presidente, non faccia mettere la nave del gas qui"

Francesca Marino è portavoce di un comitato contrario al rigassificatore: "Le scrivo da madre preoccupata per la sicurezza"

Francesca Marino durante una manifestazione

Francesca Marino durante una manifestazione

Piombino (Livorno), 14 dicembre 2022 - "Noi piombinesi vorremmo vivere senza il timore che ogni giorno possa accadere un disastro e vorremmo che vi fosse un reale dialogo tra istituzioni e cittadini in modo che le decisioni non fossero come questa, sentite come imposizioni calate dall'alto. La prego di ascoltare chi le scrive col cuore in mano e confido in una sua rivalutazione più obiettiva del problema nella certezza che lei ci tutelerà senza tener conto delle pressioni da parte di chi fa solo il proprio interesse e non quello dei cittadini Italiani".

È quanto scrive Francesca Marino, portavoce del comitato "Liberi insieme per la salute" contrario al rigassificatore di Piombino ( Livorno), in una lettera inviata alla premier, Giorgia Meloni.

"Le scrivo da semplice cittadina - sottolinea Marino - e da madre preoccupata in primo luogo per la sicurezza e per il futuro del proprio figlio, e questo a causa del rigassificatore che si vuole ormeggiare in un piccolo porto come quello di Piombino. Vedo in tv ogni giorno famiglie che piangono i propri figli caduti sul lavoro o uccisi in guerra e vivo nella consapevolezza che anche io potrei trovarmi nella stessa situazione".

Marino evidenzia poi come il territorio "sia stato sfruttato nei decenni, portando lavoro e benessere economico, ma lasciandosi dietro una scia di malati per malattie professionali, di gravissimo inquinamento e di operai da anni in cassa integrazione. E ora si vorrebbe aggiungere una nave in porto che per le sue caratteristiche non favorirà di certo la timida ripresa economica. Nei salotti televisivi e sui giornali sento minimizzare o spesso dileggiare questa cittadinanza, senza però ricordare mai tutte le criticità descritte dagli stessi enti deputati a dare parere positivo su questa opera".

"A tal proposito - conclude Marino - non riesco a capire con decine di prescrizioni, come si possa esprimere parere favorevole, visto che si tratta di problemi di non poco conto da affrontare e non è certo il colore della nave il problema maggiore".