La madre di William, il rider morto: "Mi hanno tolto la vita"

Livorno, parla Cristina Dal Canto. I compagni di William, morto nell’incidente: "Lavorava 10 ore al giorno"

La scena dell'incidente e, nel riquadro, il giovane

La scena dell'incidente e, nel riquadro, il giovane

Livorno, 27 marzo 2022 -  «Mi hanno tolto la vita». Cristina dal Canto, la madre di William De Rose è distrutta. "Lui voleva lavorare per non pesare sulla famiglia, io gli dicevo di essere prudente". Il giorno dopo la morte di Wiliam de Rose, il trentenne rider di Deliveroo morto in ospedale, dopo lo scontro frontale con un’auto all’incrocio tra via del Fagiano e viale Marconi (ha lasciato la mamma, più i fratelli e le sorelle), la città di Livorno è ancora sotto choc.

È il primo caso di questo tipo in città, dove vediamo tutti i giorni in sella alla bici, o allo scooter questi lavoratori in perenne corsa contro il tempo per consegnare qualsiasi cosa a casa dei clienti assidui dell’e-commerce. Loro che in piena pandemia non si sono mai fermati. Mai. William aveva filmato un anno fa lo stesso percorso del viale Marconi primo nel punto in cui venerdì è avvenuto l’incidente fatale. In quella occasione schivò per un soffio un’auto che gli tagliò la strada uscendo da un parcheggio. Il filmato lo diffuse sul suo profilo TikTok @Il vostro rider di quartiere.

"Anche William non ha fatto altro che lavorare fino a dieci ore al giorno, e forse di più, durante i lock down per l’emergenza covid" ci racconta uno dei suoi amici più cari, Rafael, di origine brasiliana. Lo incontriamo da Mc Donald’s in via del Levante, dove aspetta la chiamata per la prossima consegna. Anche lui lavora per Deliveroo. È seduto pensieroso quando lo avviciniamo. Accanto ha la stessa borsa azzurra che Wiliam ha perso sull’asfalto del viale Marconi venerdì pomeriggio dopo il tremendo impatto con l’auto. Ma Rafael con il pennarello ci ha scritto sopra: "Lutto eterno William de Rose 25/3/22". "Non eravamo solo colleghi, ma sopratutto amici. - prosegue -. Ho conosciuto William per primo quando ho iniziato a fare le consegne per Deliveroo. Mi ha aiutato, era disponibile e gentile con tutti. Grazie a lui ho fraternizzato con gli altri colleghi. L’ho visto l’ultima volta giovedì. Venerdì dopo l’incidente sono corso in ospedale..."

Ci dice poi: "Tutti noi lavoriamo con la partita Iva e il regime forfettario. Senza si può lavorare solo fino a 5000 euro l’anno di guadagno. Il costo del mezzo che usiamo per spostarci, il carburante e le manutenzioni sono a carico nostro. Perciò più lavori più guadagni". Lo spiegò anche Wiliam sul suo profilo Tik Tok. Andrea nipote di William e collega per Deliveroo commenta a sua volta: "Noi siamo sulla strada tutti i giorni e rischiamo tutti i giorni per consegnare in tempo la merce e le vivande ai nostri clienti".

Monica Dolciotti