Manifesto no vax e Golar Tundra, è polemica

Piombino, intanto Giani annuncia che incontrerà l’ad di Snam Venier per l’indicazione della futura collocazione della nave

Mentre ancora non si spengono le polemiche sul manifesto del Comitato Liberi e Insieme affisso in città, che accomuna teorie no vax a presunti rischi tenuti nascosti, legati alla nave Golar Tundra, si avvicina la data entro la quale Snam dovrà indicare la futura collocazione della nave rigassificatrice dopo i 3 anni e 8 mesi previsti all’ormeggio nel porto di Piombino.

E su questo specifico argomento, cioè sulla futura colloocazione della nave rigassificatrice, ieri è tornato a parlare il commissario incaricato dal governo e presidente della Regione Eugenio Giani. "In questi giorni incontrerò l’amministratore delegato di Snam, per avere le indicazioni dell’iter che seguiremo". Lo ha affermato Giani, in merito alla collocazione del rigassificatore di Piombino dopo i 3 anni in cui è previsto che la nave Golar Tundra di Snam sia operativa in porto. Il termine entro cui Snam deve comunicare la futura destinazione della nave è il 9 dicembre. Giani ha parlato a margine della presentazione del programma di attività 202223 della Fondazione Toscana Spettacolo. Intanto il presidente del Comitato Liberi e Insieme per Piombino Sergio Tognarelli spiega così la scelta di affiggere il manifesto in città: "Il manifesto che abbiamo pubblicato e che qualcuno pretenderebbe di far rimuovere, mettendo in evidenza come la libertà di pensiero sia valida fintanto che non disturba il loro pensiero (unico), ha messo in evidenza come ci sia una stessa perversa strategia dietro due problematiche diverse, ma affini nel metodo con cui sono state trattate. La strategia è quella di voler costringere la gente, tramite il martellante imbonimento mediatico, a essere consenzienti a delle imposizioni autoritarie facendo credere loro che siano fatte per il bene cosiddetto comune. La risposta stizzita e indignata di molti riflette il fatto di essere stati costretti a riconoscere che il loro “pensiero unico”, a cui pretenderebbero tutti si adeguassero, possa essere contestato e messo in discussione. Come scrive Nietzsche, in “Al di là del bene e del male”: “ ...e nessuno mente più dell’indignato”".