Marie, la modella di 'Stagione balneare'. «Cappiello la scelse per la sua livornesità»

L'intervista a Hèléne Koehl, nipote della donna-icona. Fino al 17 febbraio prosegue la mostra a Villa Fabbricotti 'Reclame - Leonetto Cappiello e le stagioni della grafica pubblicitaria a Livorno'

Marie, la modella di Stagione balneare

Marie, la modella di Stagione balneare

Livorno, 9 gennaio 2019 - Tutti, almeno una volta, si sono fatti una domanda osservando e ammirando il manifesto di ‘Stagione balneare’ di Leonetto Cappiello. Con quella ragazza vestita di verde, sorridente mentre tiene sospese tra le mani le lampade cinesi che annunciano l’inizio dell’estate del 1901. Chi sarà mai? «E’ mia nonna, Marie Müller – spiega Hèléne Koehl, presidente dell’associazione italo francesce ‘Les amis d’Alfredo Müller’ – Una donna solare e divertente, con un carattere estremamente livornese. Ecco perché Cappiello scelse il suo volto per realizzare il manifesto divenuto poi icona e simbolo della città. Un bozzetto è esposto anche al Museo dei Bottini dell’Olio, quando sono andata in visita mi sono sempre soffermata di fronte al manifesto. In molti si domandano chi fosse quella donna con i capelli rossastri e il sorriso magnetico: un’amica di Parigi? Macché. Era semplicemente mia nonna Marie, ovvero Emma Anna Maria Müller nata a Livorno nel 1882 e morta in Francia a Mouleydier nel 1961. E’ stata modella per ‘Stagione balneare’ e per altri cartelloni di Cappiello come quello per le ostriche di Andernos (Les huîtres d’Andernos): lì compare con la sua caratteristica acconciatura al centro, insieme a sua sorella Camille e a Oreste Cappiello, fratello di Leonetto». Fino al 17 febbraio nella Biblioteca Labronica di Villa Fabbricotti ‘Stagione balneare’ e altri capolavori di Cappiello - insieme ad altri Maestri - sono esposti nell'ambito della mostra ''Reclame - Leonetto Cappiello e le stagioni della grafica pubblicitaria a Livorno'.

La storia della famiglia Müller, e dello stimato pittore Alfredo in particolare, è stata ricostruita con amore e pazienza da Hélène Koehl insieme all’associazione ‘Les amis d’Alfredo Müller’ e da Matteo Giunti presidente di ‘Livorno delle Nazioni’. Questo perché i Müller fanno parte di quel mosaico affascinante che nei secoli scorsi ha configurato e consacrato Livorno come città cosmopolita, ricca di nazionalità e religioni distinte ma pronte a convivere e fiorire. La famiglia Müller e i Cappiello erano molto amiche – prosegue Hèléne Koehl, che oggi vive a Strasburgo – Livorno era il centro e cuore pulsante della loro quotidianità, testimoniata da splendide fotografie scattate insieme a Villa Kotzian di Montenero. Marie era la più piccola della famiglia Müller, che contava sette fratelli, cinque maschi e due femmine: vivevano in via Cecconi, al civico 17. Tra questi fratelli c’era Alfredo, il pittore allievo di Gordigiani. Con lui e Cappiello dipingevano cose nuove rispetto ai Macchiaioli. Alfredo aveva uno stile distinto rispetto a quello di Fattori, del quale non fu mai allievo. La famiglia Müller, che ha origini svizzere, risentì di un crac finanziario nel 1890. Dopo pochi anni, nel 1895, migrarono tutti a Parigi. Qui poi si riunirono con i Cappiello, dal momento che anche Leonetto vi si trasferì nel 1898. Ho intrecciato dei rapporti di amicizia con i suoi discententi, sono infatti in contatto con il nipote Pierre Cappiello».

E’ qui a Parigi che prende forma e vita il manifesto balneare «perché Leonetto cercava sì una modella, ma doveva essere una persona che riflettesse con un sorriso quella baldanza tipica livornese e quell’amore per il mare. Era Marie la modella perfetta, l’amica di infanzia e interprete di un periodo ben preciso della sua vita – conclude Hèléne Koehl, legata a doppio filo a Livorno dove torna spesso per proseguire le sue ricerche – Una donna che sapeva suonare il pianoforte, giocava a carte e a bowling: era una persona molto divertente e solare. Quando la famiglia si è trasferita a Parigi il padre prese la direzione di un hotel, dove sono certa che abbia soggiornato anche Amedeo Modigliani, nel 1906».

Villa Fabbricotti

La mostra Réclame, Leonetto Cappiello e le stagioni della grafica pubblicitaria a Livorno, promossa dal Comune di Livorno, Itinera-progetti e ricerche  in collaborazione con la Fondazione Livorno, rimarrà aperta fino al 17 febbraio . L’esposizione offre un cospicuo numero di manifesti di Cappiello ma anche album di caricature fino a piccoli materiali d’uso comune che riprendono personaggi rappresentati nelle affiches. Il percorso espositivo è arricchito anche da altre opere grafiche realizzate da alcuni artisti livornesi che offrirono la loro arte per pubblicizzare eventi e prodotti commerciali tipicamente livornesi. Biglietto ingresso mostra: 5 euro, ridotto 4  (per ragazzi 7-26 anni  di età, studenti universitari con libretto, amici dei musei, over 65, associazione lavoratori comunali, ridotto gruppi organizzati), gratuito bambini sotto i 6 anni, scuole e insegnanti gratuito persone con disabilità. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì in orario 9-19; il sabato 9-13 e 16-19. Domenica 16-19. Visite guidate  ogni sabato e domenica  ore 16.30 e ore 17.30 (costo compreso nel biglietto di ingresso).