Arte: morto Maurizio Biagini. La sua pittura come denuncia sociale

L'artista è morto improvvisamente nella sua abitazione di via Catalani a Livorno, in seguito a un malore. Aveva 57 anni

Maurizio Biagini è morto all'età di 57 anni

Maurizio Biagini è morto all'età di 57 anni

Livorno, 20 luglio 2022 - L'artista livornese Maurizio Biagini, protagonista di un singolare percorso che ha inteso il suo lavoro come denuncia sociale attraverso la pittura, è morto improvvisamente, martedì 19 luglio, nella sua abitazione di via Catalani a Livorno, in seguito a un malore, all'età di 57 anni. L'assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi, ha espresso le condoglianze dellaAmministrazione e della città ai familiari e a quanti gli hanno voluto bene. "Maurizio Biagini - ricorda l'assessore Lenzi - nel 2016 è stato anche protagonista di un'ampia e bella mostra monografica al Museo Giovanni Fattori, intitolata 'Approssimativa'. Una personale di grande qualità, promossa dal Comune e da lui dedicata interamente a Livorno, la sua città, amata e un po' odiata allo stesso tempo, una sfilata di ritratti di personaggi, monumenti, squarci, tratteggiati a grandi linee, approssimati, per far vedere i loro pregi anche attraverso i loro difetti. Una grave perdita per l'arte cittadina e non solo".

Figlio d'arte (il padre era il pittore Gianfranco Biagini), Maurizio Biagini, che nella vita di tutti i giorni era stato ristoratore e lavoratore in un supermercato della sua città, alla metà degli anni '80 iniziò a presentare il suo lavoro, legato alla Pop Art, come denuncia: figure solitarie, uomini inermi, lucciole in attesa del cliente, ubriachi, sbandati, bambini; ritraeva i deboli usando tele piene di colori oppure in quadri monocolore. Negli anni '90 iniziò poi a lavorare per la prima volta su grandi dimensioni, con la figura umana quasi trasbordante dalle tele. Prosegue la sua sperimentazione nel campo del Pop italiano e dagli anni 2000 si dedica a dipingere per cicli spostando la centralità del suo lavoro, cioè le citazioni del passato casuali, che ora diventano fondamentali.

Le sue opere sono state collocate in pinacoteche comunali e nazionali (Roma, Viareggio, Cascina, Castiglioncello, Lucca, Donoratico, Campiglia M.ma, Venturina, Torrita, Massarosa, Lastra a Signa, Arezzo, Sinalunga, Carrara, Gallarate, Ravenna, Cesena, Forlì, Larciano) ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Premio Bolgheri e il Premio Rotonda Città di Livorno. I suoi quadri sono stati acquistati da collezionisti sia in Italia che all'estero e sue opere si trovano a Milano, Parma, Firenze, Siena, Roma, La Spezia, Alessandria, Treviso ed in particolare nelle province di Livorno e Pisa. All'estero in collezioni private in Francia, Nuova Zelanda, Scozia, Usa, Germania e Svizzera.