Livorno, strangolò la moglie: 85enne torna in carcere

Deve scontare una pena residua

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Livorno, 7 settembre 2018 - Mauro Signorini, 85 anni, che il 30 marzo 2014, a Livorno, uccise la moglie Carla Barghini, è tornato nel carcere della città toscana. L'anziano è stato arrestato dai carabinieri che hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal tribunale per la pena residua. Signorini deve scontare la pena di 7 anni, un mese e 10 giorni di reclusione. Secondo quanto venne ricostruito dagli inquirenti, Signorini, ex elettricista in pensione, al culmine dell'ennesima lite e in preda all'ira, sfilò il laccio di una scarpa e strangolò la donna con la quale era sposato da 54 anni. Dopodiché telefonò al figlio, che abitava a Roma, per dirgli cosa era accaduto e che stava per togliersi la vita. Il tentativo di suicidio, però, fallì.