Meloni: se non ci sono alternative sì al rigassificatore a Piombino

Giani apprezza: "Bene chiarezza e serietà lo sostengo da mesi"

"I rigassificatori vanno fatti e nei tempi definiti perché ci dobbiamo liberare dalla dipendenza dal gas russo. Se c’è, come io spero e sono pronta a verificare, un modo per fare il rigassificatore non a Piombino - che è una città che ha già pagato molto - non si fa lì, se non ci sono alternative, per me l’approvvigionamento energetico nazionale è la priorità. Ma poi bisognerà parlare molto seriamente del ruolo del Comune e delle compensazioni". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni nel corso della registrazione di "Fuori dal coro" su Rete 4.

"Sono contento della chiara presa di posizione di Giorgia Meloni sul rigassificatore di Piombino, posizione che sostengo da mesi. Il sindaco Ferrari per questo ha chiesto più volte le mie dimissioni, chissà se adesso le chiederà anche alla leader del suo partito". Lo sottolinea il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando le parole della leader di Fdi.

E sui rigassificatori è intervenuto ieri anche il segretario nazionale di +Europa, Benedetto della Vedova, a margine della conferenza stampa a Firenze della presentazione della Lista +Europa per la Circoscrizione Toscana nei collegi di Camera e Senato. "Noi pensiamo che i rigassificatori siano essenziali per superare questa fase di emergenza e pensiamo che a Piombino debba essere messa la nave rigassificatrice al più presto possibile perché è una soluzione adatta al Paese".