"Il Mercatino Americano dimenticato dai livornesi"

Livorno, solo 12 attività su 39 sono rimaste aperte negli spazi portuali. "La speranza è che ci portino davanti i pullman dei crocieristi"

Un banco del Mercatino Americano

Un banco del Mercatino Americano

Livorno, 8 giugno 2021 - «Avevo bisogno di un paio di jeans e aprendo l’armadio mi sono domandato: ma prima dove li andavo a comprare? Al Mercatino Americano". Prima, tanti anni fa, quando il Mercatino Americano era in piazza XX Settembre. Dal 2009 è stato trasferito in zona portuale e da quel momento i livornesi lo hanno dimenticato. "Sì, i livornesi si sono scordati di noi – dice Patrizia Nardini – e la dimostrazione sono le parole di quel cliente che non si ricordava dove, un tempo, comprava i pantaloni".

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Una storia, quella del Mercatino Americano, che ha affascinato i toscani dal dopoguerra. Qui si trovavano i prodotti made in Usa, dalle lenzuola ’americane’ che non hanno bisogno di essere stirate, con fantasie coloratissime e divertenti, a saponette e dentifrici. E tutta quell’attrezzatura mimetica, giubbotti, scarponi e cappelli, che rendevano questo Mercatino davvero speciale. "Mia madre Elsa Lorella – racconta Patrizia titolare di ’Fermata d’autobus’ uno degli stand più affascinanti perché propone sono oggetti ’vintage’ www.fermatadautobus.etsy.com – aveva aperto il banco in piazza Venti Settembre nel 1958. Aveva i Levis e anche un po’ di pelle. A quei tempi vendeva anche biancheria americana, insomma un po’ di tutto. Ha smesso quando aveva 85 anni ma non voleva, il Mercatino Americano era la sua vita".

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Così Patrizia ha ereditato l’attività della mamma e, nel ’97, ha aperto la sua ’Fermata d’autobus’: "I miei sono vestiti e oggetti esclusivamente vintage e originali. Chi vuole roba autentica viene da me ed è disposto anche a pagare, ci sono ancora molti appassionati". E tra ventagli, radio, papillon, cappelli, il mondo di Patrizia appare davvero come uno scrigno di ’gioielli’ d’epoca.

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«Purtroppo è un grande dispiacere vedere che i livornesi non vengono più – continua – abbiamo molti fiorentini, pisani, gente che viene da fuori soprattutto nel fine settimana, ma livornesi ne vengono davvero pochi". L’ambiente, per chi ha conosciuto i tempi gloriosi del Mercatino, non è certo dei più stimolanti. Molte attività sono chiuse, come ricordano alcune commesse: ne sono rimaste aperte 12 su 39 e i mesi di chiusura per la pandemia non hanno certo aiutato il consolidamento degli affari.

Ma ora potrebbe esserci una novità: "Ci è stato proposto – dice Patrizia – di spostarci tutti su una fila, quella più lontana dalla strada, in modo da lasciare libero uno spazio che potrebbe essere usato come parcheggio per i pullman dei crocieristi. Per me è un disagio spostare tutto ma lo farò, i turisti per noi sono importanti". Una boccata d'ossigeno per questi commercianti che ci accompagnano tra gli stand chiusi del Mercatino Americano. "Possiamo contare sui turisti che si imbarcano sui traghetti per la Sardegna e la Corsica – continua – ma avere anche il passaggio dei crocieristi sarebbe una nuova opportunità".

Michela Berti