"Mi dispiace, a Napoli aveva riscosso successo"

Il fotografo amareggiato "Non hanno contestato il mio lavoro ma la location"

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"Sono meravigliato per quello che è accaduto. Non avrei mai immaginato un epilogo del genere per la mostra delle mie foto ’I padroni’ al Tribunale penale in via Falcone e Borsellino, per celebrale la ’Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere’. Le stesse foto che ritraggono i volti di uomini autori di femminicidi, sono state esposte a Napoli a febbraio in una galleria. La mostra è stata replicata una seconda volta in un’altra sede in provincia di Napoli, riscuotendo un grande successo". Queste le parole del fotografo Alessandro Fruzzetti, chiamato dal Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine delle Avvocate e Avvocati di Livorno e Camera Civile di Livorno, per realizzare il progetto fotografico. "Venerdì all’inaugurazione dell’allestimento in via Falcone e Borsellino – raccontato Fruzzetti – alcuni avvocati penalisti si sono presentati e hanno contestato non tanto la mostra in quanto tale e le sue finalità, ma la scelta della location ovvero il Tribunale penale quale luogo istituzionale dove si amministra la giustizia. Così stamani (ieri, ndr) mi è arrivata la comunicazione scritta dal Presidente del Tribunale della revoca della autorizzazione. La mostra ’I padroni’ non proseguirà a Livorno in nessun’altra sede". Il Presidente della Camera Civile di Livorno, avvocato Marco Vitalizi, commenta: "È stata creata una polemica immotivata e dai toni esagerati. La mostra era stata allestita già il 17 novembre per cui se ci fosse stato bisogno di fare delle osservazioni, si potevano fare subito in modo meno platealmente. Inoltre il Presidente del Tribunale conosceva il contenuto della mostra. Quello che è accaduto mi ha amareggiato perché il nostro sforzo mirava a dare visibilità al fenomeno del femminicidio. Nonostante questo alla fine è stato censurato un lavoro artistico spegnendo i riflettori sul famminicidio".