Più che un sopralluogo, è stata la presa d’atto di un risultato raggiunto. E in tempi non eccessivamente lunghi, se si pensa alla fase di stop causata del problema della tenuta idraulica di uno dei due pozzi all’estremità della galleria sotterranea.
La visita in cantiere effettuata stamani dal presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, e dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti (in foto con l’ing. Pribaz), è quanto più di vicino possa esserci ad una inaugurazione. Di fatto, mancava soltanto il taglio del nastro. E per un semplice motivo: rimane ancora da effettuare il collaudo statico, che però verrà eseguito domani, dall’ingegner Antonio Riccardi. Ancora poche ore, dunque, e la nuova infrastruttura entrerà formalmente in esercizio. "Ormai ci siamo" ha dichiarato Guerrieri, che non ha mancato di lodare la capacità dei propri tecnici e delle imprese private che in questi anni hanno lavorato pancia a terra per raggiungere il traguardo. "L’opera è un passaggio fondamentale per le strategie a breve termine del nostro scalo". Entro la prossima settimana, la galleria sotterranea verrà consegnata all’Eni, cui spetterà il compito di rimuovere le tubazioni che dalla Darsena Petroli corrono sino alla Raffineria, attraversando il canale di accesso in corrispondenza della Torre del Marzocco. Un traguardo non da poco, se si considera il fatto che quei tubi limitano oggi la sezione del Canale, rendendo difficoltoso l’ingresso e l’uscita delle grandi navi. Il primo cittadino ha espresso profonda soddisfazione per la sostanziale conclusione dei lavori: "Vederlo realizzato fa un effetto incredibile - ha detto -, si tratta di un’opera di alta ingegneria geo-tecnica, che era attesa da tempo in porto. Un’opera essenziale, che assieme alla Darsena Europa e allo Scavalco Ferroviario verso l’Interporto, farà si ché il porto rimanga al centro delle dinamiche commerciali mondiali e del Mediterraneo".