Migranti, la prima nave delle ong a Livorno: l'approdo e le cure, task force sul molo

L’arrivo della Life Support di Emergency con 142 persone salvate in due naufragi a largo delle coste italiane. Poi tocca alla Sea Eye

Livorno, 22 dicembre 2022 -  Sotto una pioggia battente, scortata da una motovedetta della Capitaneria, la Life Support, nave ong con 142 migranti a bordo, ha fatto il suo ingresso nel porto di Livorno intorno alle 7 di questa mattina, come confermato dai registri dall'Avvisatore Marittimo, per attraccare alla banchina 75 dove sono iniziate le operazioni di sbarco. L’arrivo della seconda nave, quella della Sea Watch, è atteso per venerdì intorno alle 8.

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A bordo è salito anche personale dell'Ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti sanitari e anche per i primi contatti col medico di bordo che ha già assistito e visitato i migranti durante la navigazione. L'area dedicata a Life Support è presidiata dalle forze dell'ordine. Il prefetto Paolo D'Attilio è in porto. Inoltre, una lunga linea di allestimenti da campo contraddistingue il personale della protezione civile regionale, tra cui Misericordie, Anpas, Croce Rossa, pronto a ricevere i migranti.

Lo sbarco

"Sono in 142 a bordo, naufraghi tra cui molti minori non accompagnati e una donna incinta. Sono stati soccorsi in due operazioni al largo di Malta", dice la presidente di Emergency, Rossella Miccio. "Sono persone - ha aggiunto- che scappano da violenze, devastazioni e luoghi guerra, siamo felici che finalmente tocchino terra. Il porto di Livorno non è vicino, ma l'importante è essere riusciti a portarli in salvo. Questa è la prima missione in cui una nave di Emergency attracca in un porto italiano".

A bordo sono saliti sei medici per effettuare i tamponi e fornire il braccialetto di identificazione, poi lo sbarco con la prima assistenza a terra e la raccolta dellle informazioni.

I minori sono 24 di cui 22 non accompagnati e superiori ai 14 anni. Diciotto saranno destinati al Cas di Piombino, quattro rimarranno a Livorno. Domani attesi altri cinque minori che saranno destinati a una struttura gestita dal Comune di Livorno.

Gli striscioni

Alcuni striscioni di benvenuto per i migranti della nave ong Life Support sono stati esposti o appesi in diversi punti nell'area portuale. Sono tutti riconducibili all'area politica della sinistra radicale. Intorno alle 5 alcuni militanti di Potere al popolo davanti al monumento dei 4 Mori, simbolo della città, situato davanti al porto vecchio, hanno esposto lo striscione con la scritta «Livorno solidale e antirazzista». Un altro striscione invece campeggia a due passi dal molo 75, la banchina assegnata per l'attracco della nave con la scritta «Dal 1591 qui nessuno è straniero». Il riferimento è alle leggi livornine del granduca di Toscana, Ferdinando I, fatte per richiamare a Livorno popolazione attiva in grado di favorire lo sviluppo economico della città e dell'economia marittima del Granducato.

Lo striscione

Le visite

Sono state per adesso "visitate 50 persone. Sono sostanzialmente in discrete condizioni anche se provati dalla navigazione in mare di questi giorni. Presenti anche specialisti dell'ospedale pediatrico Meyer per la valutazione di un neonato di 7 mesi e dei minori in generale. Una ginecologa ha visitato una donna al settimo mese di gravidanza. Allo stato attuale, dei 50 visitati non ci sono pazienti positivi al Covid. Tre persone si stanno dirigendo in ospedale per patologie infettive, tra questi uno con dolore toracico e uno con febbre elevata con sospetta polmonite e antibiotico resistente". Così il dottor Piero Paolini, referente sanitario della Regione Toscana per le grandi emergenze e direttore della Centrale remota operazioni di soccorso (Cross).

L'assessora Spinelli

“Mi preme sottolineare – ha detto l’assessora Serena Spinelli - che, nonostante le inevitabili difficoltà, la gestione di questi arrivi si sta rivelando molto positiva. Ciò è stato possibile perché si è mossa quella che si sta rivelando come una straordinaria macchina organizzativa che ha visto una relazione efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con il coordinamento della Prefettura, a partire dalla struttura della Protezione civile regionale insieme alle associazioni del volontariato, Anpass, Misericordie, Croce Rossa. Decisivo il contributo fornito dal personale medico che ha effettuato le visite di prima accoglienza e quello della Questura. Anche la città di Livorno ha mostrato il suo volto solidale e accogliente, anche attraverso i tanti volontari che da stamani all’alba sono stati qui con noi ad attendere l’attracco della nave”.

L'altra nave

Domani mattina è invece atteso l’arrivo della Sea Eye 4 la nave della ong tedesca che trasporta altri 108 naufraghi e che ieri pomeriggio risultava in navigazione al largo della costa meridionale della Sardegna. Intanto, però, il dispositivo di accoglienza predisposto dalla prefettura livornese è stato completato: si tratta di tre tensostrutture fornite dalla protezione civile regionale che ospiteranno un posto di controllo medico avanzato, un presidio dell’ufficio immigrazione per il fotosegnalmento, impronte digitali e identificazione e un’altra che fungerà da ristoro/sala di attesa per fornire indumenti forniti dalla Croce Rossa e pasti caldi in attesa che i migranti vengano indirizzati a bordo di pullman alle varie destinazioni previste: 50 persone saranno inviate in Lombardia, 40 in Emilia Romagna e 26 in Liguria.

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Una cornice di sicurezza che dunque è entrata in funzione in nottata e che è proseguita fino alle prime luci del giorno quando sono iniziate le procedure di accoglienza e identificazione dei naufraghi. Compito delle forze dell’ordine sarà anche quello di cercare di appurare nell’immediato se tra loro vi siano possibili scafisti o se invece i migranti fossero già stati abbandonati alla loro sorte quando le due imbarcazioni in legno soccorse dalla neve di Emergency erano alla deriva.