Migranti, lo sbarco a Livorno, "Altri casi di scabbia e segni di torture"

La seconda nave approda nello scalo labronico. Sulla Sea Eye tante storie di disperazione

Livorno, 23 dicembre 2022 - «Da bordo della nave Sea Eye 4 ci riferiscono di condizioni provanti dei migranti. Non risultano al momento casi di covid anche se verranno fatti tamponi Covid a tappeto a migranti e personale a bordo. Ci sono come già ieri per la Life Support casi di disidratazione e scabbia».

Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni sulla banchina dove ha attraccato la nave ong, la seconda arrivata in due giorni nel porto toscano.

«Dei 108 a bordo, rimarranno in Toscana 43 adulti e 13 minori - aggiunge -. La prefettura sta lavorando intensamente per individuare posti Cas. I Cas dedicati ai minori vanno aperti e il prefetto si sta in questi minuti coordinando con la presidente della provincia di Livorno», ma «rilevo ancora una volta una situazione molto difficile. Il porto di Livorno non è un porto per sbarchi. Non è abituato a gestire situazioni simili ed è fuori dalle rotte destinate all'accoglienza dei migranti. La scelta di Livorno costringe alle navi a giorni di navigazione in più e costringe persone a ulteriore sofferenza quando già arrivano in Italia sfibrati e devastati perché per giorni rannicchiati nella stiva di una nave»