Miniera del Temperino, nuovi studi

Migration

Torna alla Miniera del Temperino il progetto di ricerca Mima-Sites. Al Parco archeominerario di San Silvestro sono in continuo sviluppo le attività di ricerca: il nuovo anno si apre con la ripresa della ricerca dopo uno stop causato dall’emergenza covid. La Miniera del Temperino è oggetto dalla fine del 2017 di un’importante attività sperimentale, condotta in sinergia da fisici e geologi dell’Università di Firenze, dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), con la collaborazione di Parchi Val di Cornia. Si tratta di un’attività scientifica che mira alla realizzazione di una radiografia dello spesso strato di roccia che si trova al di sopra della galleria visitabile della miniera, andando alla ricerca di gallerie note o sconosciute e di pozzi minerari di epoca etrusca. La metodologia d’indagine messa in atto all’interno della miniera del Temperino, la cosiddetta ‘radiografia muonica’, è stata utilizzata dallo stesso gruppo di ricerca in uno studio analogo effettuato nella Galleria Borbonica a Napoli, nella quale è stata identificata una cavità non conosciuta e da altri gruppi di fisici all’interno della Piramide di Cheope a Giza in Egitto, dove ha permesso di scoprire una grande camera nascosta. Il progetto finanziato dalla Regione e cofinanziato dalla Parchi, ha lo scopo quello di caratterizzare fisicamente l’area della miniera del Temperino.