"Minimarket e fondi vuoti è allarme"

Nel mirino della Nucci, dirigente di Fdi, le attività commerciali gestite da stranieri che vendono superalcolici

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I fondi commerciali chiusi non si contano più. Anche nelle zone con storica vocazione commerciale come via Buontalenti, via Santa Giulia, via Cosimo del Fante, Scali Bettarini, solo per citarne alcune. "Le famiglie livornesi dedite al commercio da generazioni, o anche da meno tempo gettano la spugna. – osserva Paola Nucci, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e responsabile settore commercio e partite Iva della federazione provinciale – Basta guardarsi intorno per vedere quante saracinesche sono rimaste chiuse e quanti cartelli ’affittasi’ sono esposti. In controtendenza però c’è chi non sembra risentire di questa situazione perché negli ultimi due anni, in barba alla pandemia e alla crisi economica innescata dalla guerra in Ucraina, c’è chi si prende parte dei fondi rimasti vuoti, pure di grandi dimensioni da affitti nell’ordine dei 1500 se non 2500 euro al mese, per aprirci minimarket che si stanno diffondendo a macchia d’olio anche nelle zone ’nobili’ del commercio come via Grande, via Magenta, via Cambini". L’ultimo nato è in via Grande tra i civici 21 e 25, dove prima c’era il negozio Senti Chiaro per apparecchi acustici. "Si tratta di un fondo molto ampio con due grandi vetrine di fronte al Cisternino di Città – sottolinea la Nucci – il cui affitto si aggira quasi sui duemila euro al mese. È in una posizione strategica e nelle vetrine sono esposte solo bottiglie di alcolici e superalcolici di note marche. Questo esercizio commerciale, per aprirlo basta la scia grazie al decreto Bersani sulle liberalizzazioni, è munito della licenza per la vendita di alcolici? Poco distante in piazza della Repubblica ci sono altri quattro minimarket con analoghe caratteristiche. Tengono un po’ di tutto sugli scaffali, anche detersivi e carta igienica e generi alimentari, ma alcolici e superalcolici costosi sono l’articolo di punta, che stranieri e giovani livornesi acquistano insieme alla più economiche birre e li consumano in strada nei luoghi della movida, quella che crea problemi di ordine pubblico, sicurezza e degrado".

Poco distante c’è l’Euro Asian Market in un fondo gigantesco sugli Scali Bettarini tra i civici 2 e 4a e via Cosimo Del Fante ai civici 41 e 43.

"Da quello che mi è stato riferito – prosegue la Nucci – gli affittuari originari del Bangladesh, come il 90% dei titolari dei minimarket, pagano con puntualità l’affitto intorno ai duemila euro al mese o forse più. Ma qui come nell’altro minimarket che ha aperto in via Grande, i clienti si contano sulle dita di una mano ogni giorno e la merce più in vista sono come al solito gli alcolici. Come si fa a far quadrare i conti solo con questa tipologia di articoli?". Intanto sempre in via Cosimo Del Fante, sul marciapiede opposto al civico 34 un altro minimarket alimentari e macelleria helal e sul lato dispari un fondo enorme sfitto tra i civici 29 e 31. Chi se lo aggiudicherà?

Monica Dolciotti