Moby Prince, Chessa a Salvini: "Aspettiamo da 27 anni che sia fatta giustizia"

Il presidente dell'Associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus si rivolge al governo dopo l'incontro del ministro con i familiari delle vittime della strage di Viareggio

La Moby Prince subito dopo il disastro

La Moby Prince subito dopo il disastro

Livorno, 18 agosto 2018 - «Vorrei ricordare al ministro che i familiari delle vittime del Moby Prince aspettano di avere giustizia da oltre 27 anni, dopo indagini, processi ed una Commissione Parlamentare di inchiesta». Così Luchino Chessa, presidente dell'Associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince Onlus, si rivolge al ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo l'incontro che quest'ultimo ha avuto ieri sera a Viareggio (Lucca) con i familiari delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009.

«Sono passati sette mesi dalla relazione finale della Commissione e dalla trasmissione degli atti alle procure di Livorno e Roma, ma da allora è nuovamente calato il silenzio - aggiunge il presidente dell'Associazione, figlio di Ugo Chessa, comandante del Moby Prince morto del rogo del traghetto del 10 aprile 1991 -. Cosa hanno fatto le procure interessate? Hanno aperto un fascicolo? Vorremmo saperlo». Chessa ricorda come alcuni aspetti sulle cause della collisione tra il Moby e la petroliera Agip Abruzzo siano stati analizzati «troppo superficialmente, da qui la necessità della riapertura di una Commissione Parlamentare che concluda il lavoro già fatto». E, infine, il presidente dell'Associazione chiede se ci siano rappresentati del governo, «come il ministro Matteo Salvini, e parlamentari che hanno la forza di prendere questa iniziativa? Possono il presidente della Camera Roberto Fico e del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati impegnarsi, come fece a suo tempo il presidente Pietro Grasso? Noi familiari continuiamo ad attendere, ma non ci fermeremo mai!»