"Moby Prince, bisogna dare un seguito agli elementi scoperti in commissione"

Il deputato Vallascas (M5S): "Dal lavoro dei senatori sono emersi dettagli di straordinario valore e interesse, va coinvolto il governo"

Moby Prince

Moby Prince

Livorno, 27 gennaio 2021 - "La Commissione parlamentare d'inchiesta sul Moby Prince ha fatto emergere elementi di straordinario valore e interesse cui è necessario dare seguito con iniziative a tutti i livelli istituzionali, a cominciare dal coinvolgimento del Governo, per individuare cause e responsabilità sulla più grave tragedia in termini di vite umane che abbia colpito la marineria italiana dal dopoguerra".

E' quanto chiede il deputato del Movimento 5 stelle, Andrea Vallascas, in un'interrogazione al presidente del Consiglio, in merito alla necessità di dare seguito a quanto scoperto in circa due anni e mezzo di lavori dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul disastro del Moby Prince istituita dal Senato la scorsa legislatura.

Con l'interrogazione, viene anche chiesto di verificare il comportamento avuto dalle articolazioni periferiche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero della difesa alla luce della ricostruzione contenuta nella relazione finale della Commissione.

"Se lo scorso mese di novembre - spiega Vallascas - nella causa per risarcimento danni promossa dai familiari delle 140 vittime, il Tribunale civile di Firenze non ha riconosciuto alcuna valenza giuridica ai lavori della Commissione, restano intatte, però, l'importanza e l'efficacia politica dei risultati a cui è pervenuta. Si tratta di scoperte che, per la natura stessa delle Commissioni d'inchiesta, hanno ricadute direttamente in ambito politico e sul rapporto tra Parlamento e gli altri organi costituzionali, in primo luogo il Governo il quale è chiamato a contribuire alla ricerca delle verità. Tra l'altro, in merito all'efficacia e allo scrupolo con cui sono stati condotti i lavori, ricordo che la Commissione, come previsto dalla Costituzione, ha operato alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. Il risultato - conclude Vallascas - è una ricostruzione decisamente più completa di quanto avvenuto la notte tra il 10 e l'11 aprile 1991 davanti al porto di Livorno, con alcune novità chiare e precise"