Muore a 23 anni per un malore. Il padre sfonda la porta e la trova svenuta in bagno

La vittima è Teresa Rosa Cutaia, nata a Piombino. La salma trasferita a Medicina legale

Rosa Teresa Cutaia

Rosa Teresa Cutaia

Pisa, 19 gennaio 2019 - E’ andata in bagno, in una serata normale e non ne è più uscita. Il padre ha provato a chiamarla, "Teresa?", più volte, ma il nome continuava a risuonare nel vuoto. Silenzio totale nella casa di via Aurelia sud a Pisa, interrotto soltanto dalle urla del genitore e dal rumore delle auto che transitavano lungo la strada trafficata. Così papà Leonardo ha sfondato la porta del bagno per capire perché la figlia non rispondesse e l’ha trovata già svenuta a terra.

Nella disperazione, trova la forza di chiamare subito il 118. La centrale operativa invia un’ambulanza della Misericordia. Medico e personale sanitario provano disperatamente per quarantacinque lunghissimi minuti a rianimarla, ma per Teresa Rosa Cutaia, 23 anni, nata a Piombino ma ora residente a Pisa, non c’è nulla da fare. Il suo cuore ha smesso di battere. Il dolore è grandissimo. Ai Mortellini, questa la località dove risiede la famiglia, il babbo proviene dal sud, arrivano anche i carabinieri della Stazione di San Piero a Grado, come da prassi per la morte di una giovanissima senza un apparente perché.

La ragazza, il viso bello dei vent’anni, che risulta lavorasse e studiasse, aveva cenato con i familiari. Una pasta con loro, niente di particolare. Poi, dopo le 21, l’esigenza di andare in bagno. In quei minuti succede qualcosa. Sarà l’autopsia a provare a stabilire che cosa. Secondo quanto appreso, la giovane donna non soffriva di particolari patologie. L’ipotesi al momento più probabile è quella di un malore improvviso che ha causato la morte della 23enne.

Il suo corpo è stato infatti portato a Medicina legale dove stamattina sarà eseguito l’esame, saranno prelevati, come accade sempre in casi simili, anche campioni per le verifiche tossicologiche. Ma portarla via dalla sua casa non è stato semplice. Troppo il dolore. Il papà continuava ad accarezzare la sua bambina. Uno strazio infinito. Una scena che ha colpito tutti, soccorritori e militari. Ora sarà il medico legale a dare qualche risposta in più anche alla famiglia che attende, lacerata, un perché.

antonia casini - elisa capobianco