Trovata morta in fondo alla scogliera

Piombino: Simona Giuliano, 41 anni, fiorentina, non è rientrata in ufficio dopo la pausa pranzo. L'allarme dei colleghi e la tragica scoperta a Punta Falcone

Simona Giuliano

Simona Giuliano

Piombino (Livorno), 20 gennaio 2021 - Ha salutato i colleghi d’ufficio di Alleanza assicurazioni alle 12.30 per la pausa pranzo. Ma alle 15.30 non ha fatto ritorno alla sua scrivania e, dopo che le telefonate al cellulare suonavano senza risposta, è scattato l’allarme con le prime ricerche. Infine è stato richiesto l’intervento della polizia. Gli agenti hanno individuato l’auto, una Citroen C3 nel parcheggio di Punta Falcone. Da lì si sono spinti sui sentieri che dall’Osservatorio e dalle Riservette della postazione antiaerea della Seconda Guerra Mondiale, conducono fino al mare. E lì, in fondo a un dirupo proprio di fronte allo scoglio d’Orlando, hanno individuato il corpo di Simona Giuliano. Immediata la richiesta d’intervento dell’ambulanza, ma quando i volontari della Misericordia sono arrivati, ormai era chiaro che non c’era niente da fare.

Simona Giuliano, 41 anni, nata a Firenze, aveva preso casa da pochi mesi a Piombino e viveva da sola. Amava molto il mare e anche ieri aveva approfittato della pausa pranzo per una passeggiata nel parco di Punta Falcone che offre sempre uno spettacolo grandioso con scogliere a picco su minuscole spiaggette. Che cosa sia successo ieri però è ancora un mistero.

La Procura della Repubblica di Livorno ha disposto un primo esame sulla salma da parte del medico legale che è avvenuta ieri sera intorno alle 21 quando il corpo è stato recuperato non senza difficoltà da una squadra di vigili del fuoco di Piombino coadiuvati dai volontari della Misericordia (guidati dal governatore Luigi Coppola). Secondo quanto è emerso dalla prima ricognizione esterna, sarebbe stata notata solo una profonda ferita dietro la testa, compatibile con una caduta dall’alto di molti metri su una scogliera. Ma chiaramente la squadra anticrimine della polizia indaga a 360 gradi.

Sentite le testimonianze dei colleghi di lavoro e saranno ascoltati anche i familiari per avere più elementi utili alla ricostruzione dei fatti. Sotto sequestro gli effetti personali della vittima, anche il telefonino. Il luogo è bellissimo, ma pericoloso, il sentiero, nel punto sovrastante il dirupo, è stretto e basta mettere un piede in posizione sbagliata per rischiare di cadere. Che cosa sia successo ieri pomeriggio però è ancora tutto da chiarire.