Muoiono gli alberi, allarme nelle campagne livornesi

Accertamenti in corso: insetti "esotici" e siccità nel mirino. Decine di querce sono seccate

Alcuni degli insetti catturati

Alcuni degli insetti catturati

Livorno, 3 luglio 2018 - Decine di querce ridotte a scheletri. Numerosi esempi di quelli che in termine tecnico si chiamano "disseccamenti" e che altro non sono che la morte degli alberi (nella foto).

In questo primo semestre del 2018 estesi disseccamenti sono stati riscontrati in alcuni boschi sulle colline livornesi; la situazione che desta maggiore apprensione sembra quella della Tenuta di Vallelunga (a Collesalvetti), dove decine di piante di querce sono ridotte a scheletri ed altre appaiono in grave stato di sofferenza. Il disseccamento ha colpito anche le ceppaie, residui di recenti tagli: ceppaie che sono morte senza permettere il riscoppio di quei polloni che poi garantiscono la ricrescita del bosco.

Alcuni degli alberi seccati nel Livornese
Alcuni degli alberi seccati nel Livornese

La problematica è stata affrontata dal Servizio Fitosanitario Regionale, che in collaborazione con i Carabinieri Forestali del Gruppo di Livorno e l’Istituto universitario Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi economia agraria) di Firenze ha messo in atto una campagna preventiva di controlli.

Nelle zone maggiormente colpite, in accordo con la proprietà dei terreni, sono state posizionate trappole per la cattura di insetti, poi raccolti e inviati al Crea di Firenze per la loro identificazione. Dato il progressivo ingresso di insetti esotici in Italia, in seguito agli scambi commerciali sempre più intensi e capillari, e considerata la vicinanza dei boschi all’Interporto di Guasticce, il primo passo è quello di escludere la presenza nel territorio livornese di nuovi agenti patogeni esotici.

Va pure considerato che il 2017 è stato un anno siccitoso, e l’aridità che è durata mesi ha di sicuro contribuito ad aggravare, in alcune zone forestali, una situazione già critica. Il monitoraggio del territorio e le verifiche dei prossimi mesi potranno fare chiarezza sulla questione; anche l’Unione dei Comuni montana delle Colline Metallifere, ente delegato al rilascio di autorizzazioni in ambito forestale nella provincia di Livorno, ha eseguito sopralluoghi tecnici nel comprensorio restando in attesa degli sviluppi.

Il Gruppo Carabinieri Forestale di Livorno, in convenzione con la Regione Toscana, collabora con il Servizio Fitosanitario Regionale, in altri controlli in aree portuali su potenziali minacce costituite dallo scarabeo del Giappone (Popillia japonica), già penetrato in settori del Nord Italia con gravi danni alle colture agrarie, e coleotteri cerambicidi del genere Monochamus, responsabili questi della diffusione del temuto nematode dei pini (Bursaphelenchus xylophilus), ovvero il “Pine Wood Nematode”.